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Il VII RestArt porta in Autodromo più di 20 tra i migliori street artist internazionali e grande musica


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RestArt-Urban Festival, l’ormai atteso appuntamento annuale con arte, musica e rigenerazione urbana dell’Associazione culturale imolese Noi Giovani, da venerdì 13 a domenica 15 settembre darà vita alla sua VII edizione-inserita nel calendario di eventi Bologna Estate 2019- realizzata con il contributo con il contributo di Comune di Imola, Città metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e con Avis Imola main sponsor.
Ogni anno il festival si sposta in un quartiere diverso di Imola, pensando interventi e programma in base all’identità dello spazio. Per il 2019 è stato scelto un luogo simbolo della città: l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, realtà che quindi collabora all’evento insieme a ConAmi e Imola Faenza Tourism Company. Il RestArt è stato inoltre inserito nell’ambito di Bologna Estate 2019.

“RestArt, negli anni, è diventato un festival internazionale, che porta a Imola artisti da varie parti del mondo, regalando a tutte le generazioni un’occasione nuova dove cultura, arte e divertimento si incontrano- spiega il presidente dell’associazione Noi Giovani, Vincenzo Rossi-. Questa VII edizione, però, sarà un momento speciale per raccontare al mondo le eccellenze di Imola e per far rivivere l’Autodromo, non solo nella struttura architettonica, ma anche nella sua dimensione umana, in quanto palcoscenico di passioni, gioie e dolori che hanno accompagnato i tantissimi visitatori per decenni. A renderlo possibile saranno in particolare gli artisti, che porteranno le loro opere da Imola in tante città d’Europa e del mondo”.

L’Enzo e Dino Ferrari, infatti, in un solo weekend ospiterà 20 tra i migliori street artist internazionali e nazionali, impegnati su alcune murate principali e superfici installate per l’occasione.
Agli artisti è stato chiesto di interpretare le tematiche principali che si trovano in questo luogo, da sempre votato alla velocità, alla tradizione motoristica, ma anche alla tecnologia e automotive. Mr Wany (Milano), Wiek (Milano) e V3rbo (Bergamo) sono le vere e proprie leggende del writing italiano che dipingeranno il muro d’ingresso dell’Autodromo attraverso una sintesi grafica unica, propria del graffiti writing, e rappresenteranno “il potere della tecnologia” con i caratteri distintivi dell’ingegneria e futuro dell’automotive. A Tackle (Reggio Emilia), Etsom (Milano) e Mozone (Rimini), tre artisti di tre diverse zone d’Italia, è stato proposto di rappresentare, con interpretazioni differenti e figurative, i momenti storici salienti della vita circuito, come i protagonisti, le coppe e i trofei, le gare più importanti; col desiderio di generare una memoria innovativa del luogo e rafforzarne l’identità. Un terzo intervento artistico dedicato alla velocità, verrà realizzato sulla torretta di Hera all’ingresso dell’Autodromo e sarà il collegamento fra i due muri prima descritti. In una visione dinamica e contemporanea, storia e innovazione verranno sintetizzate in un’unica opera, dove l’azione dei francesi Babs e Neist, astri emergenti del post-graffitismo europeo, reinterpreteranno i colori e la natura del luogo dando vita a un risultato dall’aspetto contemporaneo.

L’artista di punta, però, arriva dal Brasile e si chiama Eduardo Kobra. Alfiere della neoavanguardia di Sao Paolo, Edoardo Kobra è un gigante dei murales. Combinazioni di tecniche diverse come la pittura coi pennelli, l’aerografo e gli spray, rendono le sue opere maestose e fuori da ogni schema. La sua pittura si distingue per il tratto cromatico e per le grandi dimensioni, mentre topic dei suoi lavori sono la lotta contro l’inquinamento, il riscaldamento globale, la deforestazione e la guerra. A Kobra un compito davvero importante: quello di raffigurare Ayrton Senna, leggenda della Formula 1 che a Imola ha perso la vita il primo maggio del 1994. La ‘tela’ di Kobra sarà il muro del museo.

“Come ogni anno, le scelte artistiche del festival sono state fatte in relazione al luogo che lo ospita- spiega il direttore artistico di RestArt, Cesare Bettini-. L’Autodromo è un luogo fondamentale per Imola e non solo, sia dal punto di vista storico e ricettivo, sia da quello artistico e identitario. In tre modi e attraverso tre stili interpretativi differenti, ma all’interno di un progetto unico e completo, gli artisti raffigureranno e racconteranno la storia dell’Autodromo di Imola attraverso la loro arte. I colori scelti, poi, rispettano quelli caratteristici del luogo: grigio antracite e le scale dei grigi, rosso, dei gialli, che nel complesso racconteranno attraverso una narrazione, la vera anima dell’Autodromo. La scelta di Kobra, infine, è stata immediata e necessaria: lui è il migliore interprete al mondo e l’unico in grado di rendere un omaggio di questo genere a Ayron Senna”.

Le giornate del RestArt non son dedicate solo all’arte, ma anche alla musica: tanti artisti nazionali e locali, generi diversi, concerti e djset accompagneranno i partecipanti dal pomeriggio fino a notte inoltrata. Nella serata di venerdì 13 settembre saliranno sul palco i Meganoidi: uno dei gruppi indipendenti italiani più importanti degli ultimi vent’anni, che si era già esibito a Imola nel 2002, sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival. Protagonisti del grande successo “Supereroi”, nel tempo si sono avvicinati al punk/rock, che li ha portati a creare il brano “Zeta Reticoli”. Sabato 14, invece, al RestArt suonerà una della band alternative rock più interessanti del panorama italiano: i Sick Tamburo. Insieme a loro anche Nava, Orange Combutta, Musica in Pantofole, Colimbo e tanti altri artisti.

RestArt 2019 sarà una vera e propria festa per i cittadini imolesi di ogni età: come ogni anno ci sarà un’Art Zone con varie mostre e non mancherà la Chill Area realizzata in pallet e materiali riciclati. Durante le tre giornate, dal primo pomeriggio, sono in programma laboratori, rappresentazioni sportive, workshop, mercatini. Saranno diverse, poi, le aree dedicate allo street food.