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Oggi a Bologna presidio delle maestre e dei maestri diplomati


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Oggi le maestre e i maestri del Coordinamento Lavoratori Scuola dell’Emilia Romagna, col sostegno del sindacato CUB, hanno organizzato un presidio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale per denunciare il rischio di una vera e propria situazione di caos  nelle scuole dell’Emilia Romagna. Oltre alle altre emergenze (carenza di insegnanti di sostegno, nomine di Dirigenti scolastici provenienti da altre regioni, ecc) c’è il rischio che nei prossimi mesi migliaia di maestre e maestri vengano licenziati in tronco, con gravi danni alla continuità didattica. Mentre lo scorso anno, infatti, il ministero aveva deciso di prorogare i contratti dei maestri oggetto di sentenza negativa fino al 30 giugno, quest’anno questo “salva-precari” non è previsto (per volontà sia del vecchio governo che dell’attuale). Si rischia un vero e proprio caos: i bambini dovranno cambiare insegnante nel corso dell’anno scolastico e le segreterie andare a caccia di supplenti. Abbiamo anche ricordato l’importanza di prevedere un piano di assunzioni per tutto il personale precario.

Una delegazione del coordinamento e del sindacato Cub è stata ricevuta dal dott. Di Palma, vice-direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il dott. Di Palma ha detto di condividere le preoccupazioni degli insegnanti: i dirigenti dell’Usr considerano importante la salvaguardia della continuità didattica e condividono in pieno il problema sollevato dagli insegnanti. La delegazione ha anche posto l’importanza della salvaguardia dell’anno di prova: l’Usr ha ribadito l’importanza di segnalare eventuali irregolarità che inficino questo principio. E’ stato posto il problema anche della mobilità, cioè della possibilità per i maestri assunti in altra provincia o lontano da casa di cambiare provincia o scuola già dal prossimo anno (per ora vi è un blocco triennale). La direzione dell’Usr ha garantito che inoltrerà le nostre richieste al Miur e per quanto possibile si sta facendo parte attiva per chiedere una soluzione al ministero.

E’ importante ora che tutti i lavoratori della scuola si mobilitino, unitariamente, per difendere il posto di lavoro, la continuità didattica e per chiedere un piano di investimenti alla scuola pubblica, sempre più tartassata dai piani di privatizzazione e smantellamento degli scorsi anni. Analoghe manifestazioni si sono svolte nelle scorse settimane a Milano e Torino. Sono già in calendario due scioperi della scuola: il 27 settembre (con gli studenti del Friday for Future) e il 25 ottobre. Gli insegnanti continueranno a farsi sentire!

Coordinamento Lavoratori Scuola Emilia Romagna