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Lotta alla contraffazione: le Fiamme Gialle sequestrano tre siti web e denunciano due persone


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All’esito di una specifica attività di monitoraggio della Rete, volta al contrasto della contraffazione online, nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena hanno sottoposto a sequestro – disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena su richiesta della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore dott. Giovagnoli -, 3 risorse Web dedite ad attività di vendita online di prodotti di abbigliamento contraffatti e riconducibili ad una ditta individuale con sede a Fiorano Modenese.

“Il provvedimento – spiega una nota della Guardia di Finanza – giunge all’esito delle indagini condotte dai finanzieri della Compagnia di Sassuolo, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Amara – nel corso delle quali le fiamme gialle sono riuscite ad individuare i locali presso i quali la merce messa in vendita online veniva illecitamente prodotta e stoccata – un capannone situato nella zona industriale di Fiorano Modenese privo di qualsiasi insegna e/o indicazione – procedendo al sequestro di oltre 1.700 capi di abbigliamento pronti per la vendita, recanti marchi illecitamente riprodotti di note case di moda quali “Kenzo”, “Louis Vuitton”, “Thrasher”, “Nike”, “Balenciaga”, “Gucci” e “Champion”.
Sono stati rinvenuti e sequestrati i macchinari utilizzati per la relativa indebita riproduzione dei suddetti marchi impressi sui capi di abbigliamento (telai, giostre e forni serigrafici, plotter per la stampa digitale, presse a caldo, etc.)”.

In particolare le investigazioni “hanno permesso di accertare che i due soggetti responsabili (un uomo ed una donna conviventi), dopo avere acquistato ingenti quantitativi di capi di abbigliamento “neutri”, privi di qualsiasi immagine e/o stampigliatura, grazie all’abile e strumentale impiego delle attrezzature sequestrate procedevano alla creazione del “tarocco” che, di seguito, veniva destinato alla rivendita online agli ignari clienti attraverso tre diversi siti internet sottoposti a sequestro (WWW.BLOCKSHOP.IT; WWW.BLACKMILK-STUDIO.IT; WWW.UNLIMITEDSHOP.IT) gestiti direttamente dai falsari”.

I due soggetti dovranno ora rispondere delle ipotesi di reato di contraffazione marchi e ricettazione.