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Grande soddisfazione per il rinnovo del contratto aziendale alla Cmb Carpi


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Grande soddisfazione della Fillea Cgil, Feneal Uil e Filca Cisl di Modena  per la firma dell’accordo collettivo aziendale che interessa 600 lavoratrici e lavoratori della Cmb, la Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi. L’accordo, siglato 10 ottobre 2019 presso la Lega Coop Nazionale di Roma entrerà in vigore il 1° dicembre 2019 fino al 30 novembre 2023.

Contratto che si caratterizza per il forte rilancio delle relazioni sindacali. Significativi interventi sul salario delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso l’introduzione del premio di risultato, l’estensione dei diritti e il miglioramento delle condizioni sociali e di lavoro, della sanità integrativa e di un modello di welfare che riafferma la centralità della contrattazione, politiche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro con l’introduzione dello smart working e della banca solidale delle ore e l’aumento delle ore di permesso per le visite mediche.

“Con la sigla di questo contratto – affermano Fillea, Filca e Feneal Modena – si rafforza e rilancia il sistema delle relazioni sindacali, si prevede un significativo ampliamento del ruolo e dell’agibilità delle Rsu e degli Rls, il consolidamento del sistema di informazione finalizzato alle procedure di concertazione preventiva per lavori di importo superiore a 50milioni di euro, misura che permette un confronto continuo e costruttivo con l’azienda anche per i cantieri privati e consentirà di affrontare le specifiche criticità per ogni cantiere”.

Proseguono i sindacati edili evidenziando come “la centralità delle lavoratrici e dei lavoratori è un valore aggiunto per la vita lavorativa della cooperativa qualificando ancora di più l’intero processo produttivo”.
Capacità distintive del contratto sono l’introduzione di un’apposita commissione composta da azienda, organizzazioni sindacali e Rsu/Rls per interventi formativi, significativo l’aumento del contributo a carico dell’impresa per la previdenza complementare dal 1,1% al 1,5%, la regolamentazione della reperibilità oltre l’orario di lavoro con il riconoscimento di un’indennità giornaliera di disponibilità, iniziative a favore delle lavoratrici e lavoratori con figli a cui è destinato un contributo economico per le spese di asilo nido e scuola materna.
Altro punto qualificante per prevenire e contrastare la violenza contro le donne e di genere e le molestie nei luoghi di lavoro, “piaga della nostra società” sono le iniziative concordate volte a costruire una cultura del rispetto, e sono anche previsti congedi per le donne lavoratrici vittime di violenza. Viene, inoltre, esteso di ulteriori 12 mesi il periodo di comporto per lavoratori affetti da gravi malattie.

Importante l’impegno che assume l’impresa per garantire  il rispetto e la corretta applicazione di norme e contratti nelle imprese a cui affiderà lavori in subappalto qualificando la filiera e garantendo la regolarità delle condizioni di lavoro e di pagamento dei dipendenti. Considerevole l’introduzione di una clausola sociale per favorire il riassorbimento di lavoratori operanti nei cantieri sui quali la Cmb subentrerà in via diretta o per il tramite di un suo subappaltatore.

“Si tratta di un importante accordo – concludono i sindacati – a tredici anni dall’ultimo accordo aziendale. Anni che hanno visto il settore delle costruzioni attraversare una crisi strutturale, e l’uscita da parte della Cmb, da anni di forte incertezza e di ricorso agli ammortizzatori sociali. La firma di questo accordo segna un importante rilancio della concertazione come azione fondamentale delle relazioni industriali”.