Home Modena Il Rettore Unimore Carlo A. Porro dopo l’incontro con Erika Borellini

Il Rettore Unimore Carlo A. Porro dopo l’incontro con Erika Borellini


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Oggi il Rettore Unimore prof. Carlo Adolfo Porro ha incontrato Erika Borellini, che nel corso di queste settimane ha avuto modo di portare alla attenzione degli organi accademici e dei media il suo caso: l’esclusione dalla possibilità di iscrizione alla laurea magistrale in Ingegneria Elettronica per insufficienza di punteggio, in quanto costretta dalle condizioni di salute della madre a dover conciliare lo studio con l’attività a tempo pieno di “caregiver”.

Così il Rettore dopo l’incontro: “Le questioni poste dalla nostra laureata Erika Borellini – che ha fatto richiesta di iscrizione in deroga alla laurea magistrale in Ingegneria Elettronica e che da anni dedica le sue energie alle attenzioni richieste dalle gravi condizioni di salute della madre (in relazione alle quali ha avuto il riconoscimento ufficiale di caregiver) – hanno avuto il merito di fare emergere problematiche sociali e di impegno lavorativo complesse: queste richiedono risposte adeguate da individuarsi attraverso nuove soluzioni anche di tipo istituzionale e normativo.

Sulla vicenda della figura del “caregiver”, che solo da pochissimi anni ha assunto rilievo nel dibattito pubblico, esiste un vuoto normativo a livello nazionale, che solo parzialmente è stato colmato dall’apprezzabile intervento che la Regione Emilia Romagna ha preso con l’approvazione della legge Regionale 28 marzo 2014, n. 2. Quest’ultima ha riconosciuto e promosso in via generale la figura del “caregiver familiare” (facendo da apripista per la proposta di un disegno di legge presso il Senato della Repubblica, nella quale si equipara la figura di “caregiver” a quella di lavoratore domestico, con tutti i riconoscimenti del caso).

L’assenza di una disciplina nazionale., nel contesto della quale devono muoversi nella loro autonomia gli Atenei, è stato il principale ostacolo che aveva impedito, sino ad oggi, alla nostra Università di addivenire in tempi rapidi ad una deliberazione favorevole alla richiesta della nostra studentessa.

Un’accurata istruttoria di tutti gli atti e i regolamenti interni, che ho avuto modo di promuovere in questi giorni nella mia veste di neo Rettore, ed il decisivo incontro presso il MIUR avvenuto ieri ci consentono di sciogliere finalmente e con serenità alcune preoccupazioni ostative e sulle quali abbiamo raccolto il parere espresso dal Consiglio di corso di laurea, che si è pronunciato favorevolmente e in maniera unanime alla richiesta di deroga, l’appoggio degli organi d’Ateneo che hanno esaminato quanto emerso dal supplemento di istruttoria da me avviato, oltre all’importante confronto avvenuto in seno alla Conferenza Regione Emilia-Romagna – Università.

Pur in assenza di una disciplina specifica in ambito di formazione universitaria e come già accennato di definitivo riconoscimento nazionale di questa figura del “caregiver”, confortati dalla raccomandazione trasmessa in data 14 novembre 2019 dal Ministero alla CRUI ( e da questa diramata a tutti gli atenei) circa il fatto che un “legittimo riconoscimento della figura del caregiver rappresenta un’esigenza sociale prima ancora che giuridica”, su tali basi decretiamo una soluzione positiva rispetto alla richiesta di deroga di Erika Borellini e, più in generale, auspichiamo una soluzione legislativa che colga a livello nazionale le aspettative di altri studenti e studentesse che si adoperano con altrettanta ammirevole dedizione a queste delicate mansioni”.