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Il “Noi ci siamo” della Protezione civile dell’Emilia-Romagna e del suo volontariato a medici, infermieri, al sistema sanitario


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L’appuntamento è domani alle 13 da Piacenza a Rimini in alcuni piazzali antistanti gli ospedali. È il flash mob organizzato dall’Agenzia di protezione civile regionale che, con i suoi funzionari, dipendenti e volontari, vuole dire grazie a tutti coloro che sono impegnati quotidianamente per gestire e superare l’emergenza legata alla pandemia di coronavirus. Ma non solo.

Un messaggio duplice per dire che la Protezione civile c’è e ci sarà sempre e ringraziare chi lavora nella sanità insieme a tutto il personale dell’Agenzia e i volontari. Tutti quanti si stanno adoperando ora per supportare il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna in questa emergenza che è anche un’emergenza territoriale.

“Domani sarò a Piacenza- afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo- che in questo momento è la città che ha avuto il fronte più caldo e dove si sono fatti gli sforzi maggiori. È giusto che io sia lì per portare la solidarietà e il ringraziamento di tutta la comunità emiliano-romagnola agli operatori sociosanitari, ai volontari e al sistema di Protezione civile”.

Un’attività, quella dell’Agenzia regionale, che riguarda l’organizzazione delle forniture di beni e servizi, l’affiancamento delle imprese che si sono riconvertite per produrre materiale sanitario e nelle attività di requisizione e ridistribuzione del materiale recuperato, le donazioni, il collegamento con la Protezione civile nazionale e tutta la logistica a supporto della sanità. Oltre a questo, il lavoro con i servizi comunali del territorio, per stare vicini ai cittadini, e la collaborazione costante con gli ospedali e le strutture sanitarie per mettere a disposizione il materiale e per la gestione dei magazzini.

Un lavoro incessante che domani, nella breve pausa pranzo, alcuni volontari e dipendenti dell’Agenzia vogliono confermare, ringraziando in modo corale il sistema sanitario. Una presenza segnata con i mezzi della Protezione civile, applausi e qualche suonata di sirena.