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La Delizia… a piccole dosi: “Le targhe toponomastiche stradali della Ceramica Carlo Rubbiani nelle Raccolte Civiche d’Arte e Storia di Sassuolo”


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Il 5 dicembre 1871, a pochi anni dall’Unità d’Italia e dalla promulgazione di nuove normative che obbligavano gli amministratori locali a riordinare la numerazione civica e le insegne toponomastiche stradali, l’imprenditore sassolese Carlo Rubbiani, che dal padre Giovanni Maria aveva ereditato nel 1862 la settecentesca Fabbrica della Maiolica – già dei Dallari, poi del conte Ferrari Moreni e dal 1869, a seguito della divisione dei beni col fratello don Antonio, di sua esclusiva proprietà – scrisse una “circolare” ai sindaci delle più importanti città italiane, proponendo loro le sue “Tavolozze da servire per la numerazione delle case, come pure di quelle per l’indicazione delle Vie e Piazze (…), fabbricate di maiolica con vernice bianca colorata in bleù”, di cui “da più mesi” la sua fabbrica aveva “intrapreso il confezionamento”.

Fu una straordinaria operazione di marketing: realizzati in marmo, come consuetudine, questi oggetti sarebbero costati molto di più alle amministrazioni locali; così la proposta di Rubbiani fu bene accolta e gli ordinativi furono numerosi. Sebbene anche la manifattura Ginori di Sesto Fiorentino producesse analoghe targhe in ceramica, infatti, le “pianelle” sassolesi in maiolica, di notevoli dimensioni e di precisa nettezza in quanto a caratteri e colori, sbaragliarono la concorrenza.

Grazie, poi, all’abile uso promozionale di cataloghi a stampa, che pubblicizzavano i diversi prodotti con l’indicazione del prezzo – come quello del 1901 dell’Archivio Storico Comunale di Modena mostrato nel video – Carlo Rubbiani ricevette richieste da diverse parti d’Italia e persino dal Nord Africa, come testimoniano le targhe bilingui in francese e in arabo conservate presso la Galleria Marca Corona di Sassuolo. Poiché le Raccolte Civiche d’Arte e Storia di Sassuolo custodiscono dieci di queste “pianelle” toponomastiche, marcate a secco sul retro, prelevate dalle strade che, nel corso del tempo, hanno ricevuto altre dedicazioni – esclusa quella ancora attuale di “Viale XX Settembre” – era già sembrato opportuno, all’interno di un progetto generale di valorizzazione dei materiali storico-artistici comunali conservati solitamente nei depositi, allestire una piccola esposizione presso il Municipio, anche per ricordare uno dei prodotti in “grande formato” più famosi usciti dalla Fabbrica Carlo Rubbiani di Sassuolo dal 1871 al 1911 e oltre. In questa decima puntata de “La Delizia… a piccole dosi: storia e arte di Sassuolo”, dunque, si è voluto riprendere questo interessante tema, che offre, ora come allora, l’occasione di riscoprire i vecchi nomi delle strade e delle piazze della città, ripercorrendone brevemente la storia, sulla scorta delle ricerche compiute da Natale Cionini per la seduta del Consiglio Comunale del 15 maggio 1872, in cui si vagliarono le nuove proposte per la toponomastica stradale, in previsione della “collocazione delle rispettive tavolette indicanti le decretate denominazioni”. Dunque, un’altra affascinante narrazione sulla storia di Sassuolo e dei suoi più intraprendenti abitanti da non perdere, anche per riscoprire, una volta di più, l’orgoglio di essere “sassolesi”!