Sorride Jean Todt. Dopo l’ennesima impresa del cavallino sente di aver onorato al meglio il marchio che lui e i suoi uomini sono chiamati a rappresentare. Per questo ha voluto dedicare il Mondiale a Enzo Ferrari. “Abbiamo l’onore, ma anche la responsabilità, di lavorare per un’azienda diversa da tutte le altre. Perché questo marchio é il risultato di un personaggio unico che si chiama Enzo Ferrari”.
Nato a Pierrefort 58 anni fa e arrivato all’automobilismo attraverso il mondo dei rally, Jean Todt è approdato in Ferrari nel ’93, quando la Ferrari vinceva qualche gara ma non riusciva più a vincere un mondiale da una mezza vita. Sei anni di sofferenza poi, nel ’99, il primo titolo Costruttori.
“Oggi abbiamo scritto una pagina straordinaria nella storia di questa azienda: sei titoli Costruttori consecutivi, la certezza che il nostro pilota conquisterà per la quinta volta quello Piloti, sono risultati da sogno. I piloti sono stati fantastici, la squadra ha fatto il consueto, ottimo lavoro. Un grazie particolare va anche al nostro maggior azionista, il Gruppo Fiat, che ci ha sempre sostenuto, contribuendo attivamente anche attraverso il CRF.
Ora non vediamo l’ora di ritrovarci a Maranello con il nostro presidente, Montezemolo, per festeggiare insieme a tutta la Gestione Sportiva”.