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Natale: si salvano solo cellulari e gadget elettronici


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Il suo sacco di Babbo Natale quest’anno sarà colmo di regali tecnologici. Le previsioni di vendita della Confesercenti infatti danno al primo posto, nelle preferenze degli italiani per le strenne natalizie, lettori MP3, cellulari con fotocamera integrata, lettori dvd, computer e tv al plasma.

In generale il mercato della tecnologia e degli elettrodomestici prevede un aumento delle vendite del 10%, soprattutto grazie al calo dei prezzi, previsto tra il 10 e il 15%. L’altro comparto in cui si prevede un aumento dei consumi, pari al 5%, è quello dei gioielli. Qui i prezzi si mantengono stabili rispetto allo scorso anno, grazie all’euro forte sul dollaro. E così sotto l’albero troveremo preziosi d’oro bianco o argento, soprattutto bracciali charme (con ciondoli di varie forme) e spille con perle, brillanti o a forma di piccoli animali. Ai polsi degli uomini vedremo gemelli di varie forme. Gli orologi poi continuano ad occupare un posto speciale. Il mercato dei giocattoli prevede una flessione delle vendite del 5% a dispetto dei prezzi, invariati rispetto al 2003. Gli articoli che si venderanno di più saranno, comunque, le ultime due Barbie, “Ali di fata” e “Principessa povera, bruna – Principessa ricca, bionda”, inseguite dalle siliconate Bratz. Per i maschietti si confermano piste per le macchine e rollerblade. Tornano l’Uomo Ragno e i Trasformer, mitici robot degli anni ’80, ma il divo del momento è l’orco verde, brutto ma dal cuore d’oro Shrek. La novità tecnologica è, infine, Robosapiens, il robot tuttofare telecomandato.

Anche l’abbigliamento non si riprende nonostante la stabilità dei prezzi. E il clima non proprio invernale ci mette del suo. Così, piuttosto che capi pesanti, si sceglieranno maglie, cappelli (è la stagione del ritorno della coppola, anche per lei), sciarpe e guanti, l’accessorio trendy dell’inverno 2004/2005. Grande successo anche per la biancheria intima da donna. Non tradisce il mercato dei profumi e dei cosmetici nonostante i prezzi siano aumentati del 3-5%. Ma quello italiano è soprattutto un popolo di buongustai. E cosi’ anche per questo Natale spenderemo il 5% in più rispetto al 2003, per formaggi salumi, vini doc, torroni di produzione artigianale e dolci tradizionali natalizi.