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Un atlante per viaggiare nella storia di Modena


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Che fine hanno fatto i tanti canali che in passato attraversavano la città? Quali motivi hanno spinto gli abitanti del Modenese a scegliere, nel corso dei secoli, certe zone e ad abbandonarne altre? Come è cambiato l’uso del territorio agricolo e quali effetti hanno avuto lo sviluppo industriale e l’espansione della città sulla qualità dell’aria e dell’acqua?

Molte risposte sull’influenza che le caratteristiche del territorio e dell’ambiente naturale hanno avuto nella storia di Modena le offre la pubblicazione del primo Atlante storico ambientale urbano della città e del territorio, nato come prototipo del progetto nazionale ‘Le città sostenibili, storia, natura, ambiente‘, ideato dall’Ufficio ricerche e documentazione sulla storia urbana dell’assessorato alla Cultura del Comune in collaborazione con gli assessorati alle Politiche ambientali e all’Urbanistica e il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

L’Atlante, che sarà presentato a Modena domani alle 15.30 nel teatro della Fondazione Collegio San Carlo, in via San Carlo 5, è a cura di Catia Mazzeri (edizioni Apm, 221 pagine) ed è frutto di analisi e studi condotti per oltre due anni da diversi gruppi di ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Sapienza di Roma, del Politecnico di Milano, dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e dell’Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia-Romagna.

Le ricerche e i testi sono stati curati da Vittorio Boraldi, Vanni Bulgarelli, Andrea Cardarelli, Doriano Castaldini, Marco Cattini, Enrico Guidoni, Mario Panizza, Maurizio Pellegrini, Stefano Pezzoli, Marco Stancari, Bernardo Secchi e Paola Viganò. L’impegno multidisciplinare di geografi, storici della città e dell’economia, esperti ambientali, architetti e urbanisti ha consentito di sperimentare metodi innovativi di organizzazione delle conoscenze, trasformandole in informazioni per i cittadini e per gli operatori direttamente coinvolti nei progetti della città.

Attraverso novanta carte tematiche, per la prima volta vengono infatti rappresentate le trasformazioni della città e del suo ambiente naturale nel corso dei secoli. Particolarmente interessante la versione informatica dell’Atlante, visitabile nel sito Cittàsostenibile, progettato da Laura Giustini per l’Istituto sviluppo sostenibile Italia. L’Atlante permette di capire che la storia della città non è solo sequenza di avvenimenti politici, sociali, economici e culturali, ma anche complesso rapporto tra sviluppo e risorse, nella costante ricerca dell’uomo di controllare gli eventi naturali e di trarre dall’ambiente le risorse necessarie per la vita e per produrre benessere. Conoscere e comprendere meglio questi processi significa avere più strumenti per affrontare i problemi di oggi e progettare meglio il futuro della città.