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Vignola: chiarimenti del Sindaco Adani sull’alienazione dell’area Ex Enel


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A seguito di alcune richieste di chiarimenti da parte dei cittadini relativi all’alienazione dell’area Ex Enel il Sindaco Roberto Adani precisa quanto segue.

“Il Comune di Vignola, insieme agli altri Comuni dell’Unione, sta elaborando un percorso di pianificazione territoriale che si propone di ridurre al minimo il consumo di territorio agricolo. L’obiettivo è quello di bloccare l’espansione del territorio urbanizzato e di riuscire a riutilizzare le aree già compromesse. La sfida è di farlo valorizzando gli spazi per i cittadini: verde, piste ciclabili, piazze, parcheggi. Ricercando comunque la sostenibilità, utilizzando le nuove tecnologie dell’abitare e del costruire cercando di ridurre i consumi di energia e acqua, abbattendo anche le emissioni di sostanze nocive. L’attuale piano regolatore propone infatti un modello non più sostenibile di sviluppo fatto di altezze ridotte (max 13,50 m) e di conseguente consumo di nuovo territorio vergine”.

“Come tutti i cittadini hanno giustamente sottolineato bisogna invertire questa tendenza, cosa possibile solo con nuove regole. Il Consiglio Comunale ha quindi deliberato l’alienazione dell’area Ex Enel sottoponendola ad un bando pubblico i cui elementi principali erano l’ottimizzazione di consumo del territorio e l’efficienza energetica fino a raggiungere i massimi livelli di prestazioni che determinano l’azzeramento delle bollette, grazie all’uso della geotermia, del solare e all’isolamento dell’edificio. Queste tecnologie, che si avviano a diventare il modello dominante, sono ora utilizzate in esperienze di eccellenza, ad esempio in Trentino con il progetto di Casa-Clima. L’area Ex Enel acquistata dal Comune a prezzo di mercato per la sede della Protezione Civile è stata posta in vendita dopo che la sede della Protezione Civile è stata inserita nell’ambito del Polo per la Sicurezza, previsto nella zona tunnel. Il bando di vendita non si è basato unicamente sul prezzo ma anche sugli elementi di qualità e sostenibilità del progetto. Trattandosi di patrimonio dei cittadini non si è voluto svenderlo ma metterlo sul mercato alle condizioni dettate dal mercato stesso, che portano a determinare un prezzo basato anche sulle nuove regole del costruire ecocompatibile.
Alla gara è stata garantita il massimo della pubblicizzazione informando gli Ordini, i professionisti e le imprese. Quando le procedure saranno concluse sarà cura dell’Amministrazione informare i cittadini dell’esito della gara”.