Home Attualita' Vigile elettronico e gestione parcheggi a Reggio: intervento assessore Gandolfi

Vigile elettronico e gestione parcheggi a Reggio: intervento assessore Gandolfi


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I temi sollevati da Confconsumatori sono importanti, ma i toni e gli argomenti sono quelli di chi ama la polemica politica più della soluzione dei problemi. Tre ragioni per confrontarsi sui fatti e non sugli slogan.

Gestire il traffico per ridurre l’inquinamento. Le azioni prodotte dal Comune di Reggio sono complessivamente ispirate alla mobilità sostenibile, tra queste le Zone a traffico limitato e i parcheggi a pagamento sono strumenti usati in tutta Europa per far sì che nelle parti di città più sensibili l’auto sia usata con giudizio. La Ztl non controllata dalle telecamere aveva più di cinquemila ingressi abusivi ogni giorno e i parcheggi gratuiti inducono un traffico incessante alla ricerca del posto, con gli stalli blu il posto lo si trova quasi sempre.
La città ordinata è più vivibile. L’idea che in città si possa circolare e parcheggiare liberamente ovunque, è sbagliata. La città di oggi ha bisogno di regole per funzionare, altrimenti cadrebbe nell’anarchia, il traffico va gestito altrimenti la sicurezza e la vivibilità della città subirebbero un duro colpo. Questa scelta ci avvicina all’Europa e ci allontana dal caos.
Le regole vanno rispettate. Le regole sono il patto di convivenza di una comunità, possono essere contestate, ma vanno rispettate. Rispettare le regole è un dovere dei cittadini, ricordo bene la pagina del sussidiario della scuola elementare che trattava questo argomento. Fare rispettare le regole è un dovere delle Amministrazioni e dello Stato. Delegittimare sistematicamente chi fa le leggi e le regole (la politica), chi le fa rispettare (le forze dell’ordine) e chi le fa applicare (i giudici) è un costume italiano che trovo distruttivo e non condivido assolutamente.
Queste sono scelte precise, attengono a un’idea di governo del traffico in centro e nelle immediate vicinanze e si riferiscono a modelli di gestione applicati in tutte le città europee più evolute, tra queste tutte quelle del nord Italia. Chi fa politica può contestare questa idea di governo della città, ma ha l’onere di proporre un modello di gestione differente e confrontarsi con i cittadini sulla sua proposta. Difendere i cittadini facendo togliere multe sbagliate, correggendo errori burocratici o mettere in discussione le regole chiedendone modifiche è una azione non solo legittima, ma necessaria e meritevole. Il fatto che l’Amministrazione faccia delle scelte e governi la città è altrettanto doveroso. Se ogni scelta viene tacciata di dirigismo e incapacità di ascolto si dice una cosa non vera e significa che dalla tutela dei cittadini si passa alla politica. Altrettanto legittimo, ma è un mestiere diverso.

Paolo Gandolfi
Assessore alla Mobilità