La STU non sarà da freno all’abbattimento del palazzo di via Circonvallazione. Il quartiere di Braida ha bisogno di risposte concrete e non solo di parole, magari belle, ma vuote se fini a se stesse. Sì Braida è diventato il simbolo di degrado e difficoltà di convivenza tra cittadini italiani e stranieri, ma ora, e sottolineo ora, occorre intervenire tempestivamente e con decisione sui suoi punti più critici.
In questi giorni si è parlato di istituire una Società di Trasformazione Urbana uno strumento utilissimo per velocizzare gli interventi su diversi fronti a patto che non diventi l’ennesima società per “reciclare” i personaggi della politica che non trovano più spazio. Ecco allora che potremmo “inaugurarla” acquisendo il palazzo di via Circonvallazione per poi chiuderlo e successivamente abbatterlo.
Non si può pensare ad una soluzione di riqualificazione immediata per quello che ormai è diventato il simbolo del degrado cittadino, non ci sono oggettivamente le condizioni per recuperarlo. Il palazzo va chiuso e bisogna farlo in fretta.
E’ inaccettabile continuare inoltre a vedere lo “spettacolo” quotidiano a cui si assiste nello spazio circostante quell’area che, nonostante tutti gli occhi della politica (e non solo) siano puntati su di essa, ci sta scappando di mano. I primi passi per affrontare l’emergenza devono essere maggiori interventi delle forze dell’ordine e se necessario il Sindaco dovrà dare disposizioni anche alla Polizia Municipale per cercare di ripristinare il rispetto delle regole. Ho parlato più volte con Graziano Pattuzzi dell’ipotesi di abbattimento dello stabile di via Circonvallazione e mi è sembrato di capire che su questa proposta ci sia una convergenza. In ogni caso il Partito Democratico intende stare vicino ai cittadini del quartiere ormai esasperati, con ogni mezzo e in maniera costante; faremo di tutto perchè le promesse non restino soltanto tali e Braida torni ad essere “nostra”, cioè della legalità, dei cittadini, della città.
Ciro Alessio Pecoraro – segretario Pd Sassuolo
