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Grave situazione settore trasporti Emilia R. – Ieri incontro sindacati-Regione


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Il giorno 3 luglio 2008 le Segreterie regionali Cgil, Cisl e Uil dell’Emilia Romagna congiuntamente alle Segreterie regionali dei Trasporti Filt, Fil Uiltrasporti si sono incontrate con l’Assessore regionale alla Mobilita’ della Regione Emilia Romagna Alfredo Peri, per manifestare la grave situazione che si sta determinando nel settore dei trasporti, nel quale lunedi’ 7 luglio e’ proclamato lo sciopero generale a sostegno del raggiungimento del nuovo “CCNL della mobilita’ per gli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi”.

Purtroppo le Associazioni Nazionali delle Imprese di Trasporto Pubblico Locale (Asstra) e Privati (Anav) e il Gruppo Trenitalia si rifiutano di avviare un confronto sulla base della piattaforma sindacale presentato il 21 febbraio 2008, in attuazione di un’intesa preliminare sottoscritta il 21 novembre 2007 presso il Ministero del Lavoro da tutte le parti sindacali e datoriali del settore dei trasporti.

Questo rifiuto, a concordare un contratto unico della mobilita’ da parte delle rappresentanze delle imprese appare paradossale, nel momento in cui per l’aggravamento del costo del petrolio, per il bisogno della tutela ambientale il paese ha bisogno di un potenziamento di un sistema integrato di mobilita’ sostenibile basato anche su regole di funzionamento che considerano la tutela del lavoro una componente comune da perseguire per la qualificazione ed efficacia dei servizi all’utenza.
Peraltro anche in Emilia Romagna negli ultimi anni tutte le citta’ hanno superato largamente i limiti delle emissioni inquinanti dell’area prevista dalla Direttiva UE in 35 giorni/anno e tutto il territorio regionale e’ fortemente congestionato dalla circolazione di auto che determina un persistente quanto preoccupante inquinamento dell’aria: si stimano 2 milioni di spostamenti di persone al giorno, l’83% su mezzo proprio e il 17% su mezzi pubblici di cui il 6,7% su ferro e il 10,3% su autolinee.

Anche nell’utilizzo giornaliero del servizio ferroviario regionale e non, si riscontra una cronica carenza di personale in tutte le attività che comporta un degrado nella qualita’ ed affidabilita’ dei treni stessi, ad esempio: in 6 mesi oltre 1400 vetture hanno viaggiato chiuse per mancanza di personale; mancato funzionamento dei climatizzatori per passeggeri e macchinisti; anomalie dirigenziali nel gestire l’organizzazione delle biglietterie.

Inoltre da tempo il sindacato in Emilia Romagna chiede ai Direttori, agli Amministratori Delegati delle ex Aziende municipalizzate del Tpl, di perseguire l’obiettivo di realizzare vere e proprie “imprese industriali della mobilita’” attraverso la sperimentazione di progetti operativi “sull’intero ciclo della mobilita’ urbana” per rendere piu’ appetibile l’uso dei mezzi pubblici di trasporto.

Serve poi un impegno continuo nella gestione, l’aggiornamento delle stesse carte dei servizi, una piu’ puntuale informazione sui servizi offerti e le coincidenze tra servizi diversi (bus-bus, bus-treno) nonche’ modi nuovi nella pubblicizzazione delle tariffe, con particolare riferimento a quelle riservate ai pendolari ed ai soggetti sociali deboli o diversamente abili.
Anche questi obiettivi sono contenuti e perseguiti nella richiesta di effettuare una unificazione contrattuale proposta nella piattaforma sindacale, resa irrinunciabile dalle trasformazioni prodotte dalle liberalizzazioni, dai rapporti con la committenza pubblica e con le aziende pubbliche, dall’ingresso nel mercato di settore di nuovi soggetti imprenditoriali evitando che la concorrenza avvenga sulle diverse condizioni di trattamento contrattuale dei lavoratori.

Con questi obiettivi gli oltre 5000 ferrovieri dell’Emilia Romagna e i 6000 addetti delle 9 Aziende Pubbliche di Trasporto Locale sono chiamati allo sciopero nazionale previsto per lunedi’ 7 luglio 2008.