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Ufficiale Giudiziario Carpi: necessario un ausilio


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Il Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 3 luglio, ha visto approvare all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere dei Popolari-Liberali verso il Popolo della Libertà Luca Ghelfi e relativo alla carenza del personale presso l’ufficio dell’Ufficiale giudiziario di Carpi.

“Questi è rimasto solo nell’espletamento delle sue funzioni, il territorio che ricopre questo pubblico ufficiale è molto vasto, la situazione non è più tollerabile – ha spiegato Ghelfi – Chiedo che la Giunta, anche a livello dell’Unione Terre d’argine, collochi una persona con funzioni amministrative a supporto dell’Ufficiale giudiziario, in attesa che il Ministero assegni un addetto e invii con urgenza una nuova figura da affiancare all’attuale. Credo che sia necessaria un poco di buona volontà per risolvere con una soluzione temporanea un caso di emergenza”.

Il Sindaco Enrico Campedelli ha replicato a Ghelfi (la cui richiesta è stata sostenuta anche da un intervento della consigliera Enrichetta Annovi, Fi), che il suo appello era legittimo ma che il personale comunale non può sopperire alle mancanze dello Stato in questo e in altri campi, in presenza per di più di tagli.

L’assessore al Personale Carmelo Alberto D’Addese ha dal canto suo replicato che una richiesta bipartisan al Ministero della Giustizia è necessaria, trasmettendo per conoscenza all’Unione Terre d’argine questo atto, che nell’ultimo biennio sono stati 900mila gli euro tagliati per le spese di personale e che delle notifiche si occupa comunque già la Polizia municipale.
L’ordine del giorno è stato infine votato con una piccola modifica, laddove si chiede l’impegno della Giunta non a collocare una persona a supporto dell’Ufficiale giudiziario ma a verificare la possibilità di collocarla, e fatto proprio dalla Presidenza del Consiglio.

L’assessore D’Addese ha poi risposto ad un’interrogazione della consigliera Annovi e relativa a via Marco Meloni, i cui abitanti dopo la pedonalizzazione di piazza Garibaldi hanno presentato un esposto nel febbraio 2007, per chiedere modifiche alla viabilità in questa strada del centro storico. L’assessore ha ricordato come la Polizia municipale ha effettuato un sopralluogo in via Meloni “rilevando come la chiusura dell’accesso su corso Pio abbia eliminato le problematiche relative al traffico passivo da attraversamento: i veicoli che transitano sono quelli dei residenti, i mezzi di soccorso hanno il proprio accesso da via Trento Trieste e la rastrelliera portabici che viene ritenuta d’impedimento non costituisce invece ostacolo in caso di manovra. E’stata accolta poi la richiesta di installazione di uno specchio parabolico e lo spostamento dei cassonetti, in modo da rendere più agevole l’immissione dei mezzi in via Trento Trieste: sono stati poi posizionati dissuasori di sosta per contrastare il parcheggio improprio: una tracciatura di segnaletica orizzontale per distinguere gli stalli di sosta potrebbe essere un ulteriore intervento ma ciò farebbe passare da 15 a 7 i posti auto”.
Annovi ha replicato che bisogna essere più puntuali nelle risposte ai cittadini, visto che l’esposto è del febbraio 2007.