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La sicurezza a Sassuolo: gestire l’emergenza e costruire il futuro


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“La sicurezza a Sassuolo: gestire l’emergenza e costruire il futuro”: è questo il titolo del convegno che si è svolto nel pomeriggio di oggi a Sassuolo, in sala Biasin, alla presenza del Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi, del Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, il Presidente della Provincia Emilio Sabattini, i sindaci del distretto ceramico, il Prefetto di Modena Giuseppina Di Rosa e il Presidente di Confindustria Ceramica Alfonso Panzani.

Il convegno ha seguito l’inaugurazione della nuova centrale operativa multifunzionale del Corpo di Polizia Municipale dei Comuni Modenesi del Distretto Ceramico, finanziata dalla Regione Emilia Romagna.
La Centrale è costituita da 2 personal computer di ultima generazione . Su entrambe le postazioni, dotate anche di kit fonia per la gestione delle comunicazioni radio, sono usufruibili le seguenti funzioni:

gestione dello stato di servizio delle pattuglie, gestione delle chiamate radio, gestione informatizzata degli eventi, ricerca, stampa e statistica degli eventi archiviati, accesso automatizzato alle banche dati, piena integrazione e controllo dei sistemi di comunicazione; riascolto delle comunicazioni radio e telefoniche intercorse,; visualizzazione in tempo reale delle autovetture dei 4 presidi su cartografia della Provincia e conseguente impiego più razionale delle risorse.



Dopo il taglio del nastro si è svolto il convegno in cui sono stati presentati i dati del sondaggio sulla percezione di sicurezza in città.



Alcuni dati tratti dal Sondaggio sulla Percezione di sicurezza e dei dati sulle denunce di reato presentati al pubblico da Cosimo Braccasi.



1) il numero dei cittadini di Sassuolo che considera la città poco sicura è passato dal 32% del 2001 al 66% del 2007, un dato che mette in evidenza la particolare sofferenza della nostra comunità.

2) questo sentimento non è direttamente correlabile con l’andamento della criminalità in senso proprio, infatti il totale delle denunce di reato a Sassuolo è sostanzialmente stabile dal 2004

3) questo sentimento è semmai correlato con la rapidità, le caratteristiche e gli effetti prodotti dalla terza ondata migratoria dal dopoguerra (i cittadini stranieri sono passati a Sassuolo dai 900 del 1995 ai 2.000 del 2001 ai 4.568 del 2007).



La politica migratoria nazionale negli ultimi venti anni non è riuscita ad individuare percorsi di ingresso legale rapportati alla domanda effettiva, con il risultato di produrre ciclicamente ampie aree di irregolarità e altrettanto ampie sanatorie. Tra gli effetti, con riferimento a quelli negativi, si segnalano l’accelerazione dei processi di degrado di alcuni ambiti cittadini (alcuni edifici di via Circonvallazione, in particolare) e la visibilità e persistenza del fenomeno dello spaccio. Non a caso il 60% dei sassolesi ritiene che i conflitti tra autoctoni e immigrati siano in crescita.
“L’unica possibilità concreta per migliorare le condizioni di sicurezza a Sassuolo – afferma il Sindaco Graziano Pattuzzi – quella di continuare a sviluppare con decisione una vera e propria politica integrata di sicurezza. Non esistono scorciatoie, non esistono singoli interventi risolutivi. Tra “fare” e “declamare” la Giunta ha scelto da tempo la prima strada come è ben testimoniato dal rafforzamento continuo della Polizia municipale, dalla chiusura dell’edificio di via S. Pietro”.



Proprio per migliorare ulteriormente la capacità di “fare” dell’amministrazione comunale che si ritiene utile definire le priorità di intervento dei prossimi dodici mesi, gli ultimi di questo mandato amministrativo


Rendere ancora più efficace il sistema dei controlli formali risponde a due esigenze tra loro connesse, mantenere l’ordine nella vita sociale di una comunità in piena trasformazione come quella di Sassuolo, governare il cambiamento nel quale siamo coinvolti, un cambiamento che indebolisce o qualche volta addirittura lacera quelle reti di relazioni informali che contribuiscono a riprodurre comportamenti prevedibili e socialmente accettati. Sono questi alcuni dei punti contenuti nel documento approvato dalla Giunta il 24 giugno scorso e presentato nel pomeriggio di oggi.
Nella realtà di Sassuolo rafforzare il sistema professionale dei controlli significa fondamentalmente: rafforzare la polizia municipale e integrare le forme di controllo proprie dell’amministrazione locale con quelle dello stato.


“Per quanto riguarda la Polizia municipale abbiamo già fatto molto – prosegue il Sindaco – non sono infatti molte le strutture di polizia locale dotate di un apparato di fotosegnalamento e di idonei strumenti sia per la difesa personale che per la sorveglianza a distanza. Una struttura che ha sempre dimostrato di saper operare con equilibrio e determinazione sia collaborando con le forze di polizia nazionale, sia in proprio. Per questo la Giunta si assume l’impegno di mantenere e potenziare ulteriormente il Corpo intercomunale di Polizia municipale realizzando, anche con il contributo della Regione:
un concorso per agenti in maniera da poter colmare immediatamente eventuali carenze di organico che si dovessero verificare (pensionamenti, mobilità ecc.); completamento e messa in attività della nuova sala operativa compreso l’ampliamento del sistema di videosorveglianza e il passaggio alla nuova rete radiomobile regionale; avvio di un nuovo sistema di monitoraggio del degrado attraverso l’utilizzo dell’applicativo regionale Rilfedeur; sviluppo di attività di formazione con gli altri settori dell’amministrazione e con le forze di polizia nazionali per rendere sempre più efficace la collaborazione tra servizi e professionalità diverse”.


“Dove invece occorre fare di più – commenta Pattuzzi – nonostante il Patto per la sicurezza di Sassuolo sottoscritto con il Prefetto nel luglio 2007 è sul fronte della indispensabile collaborazione tra Comune e Stato, unico responsabile dell’ordine e della sicurezza pubblica su tutto il territorio nazionale. Per questo sollecitiamo poche cose, ma concrete: un impegno più efficace di contrasto dello spaccio; la presa in carico da parte della Questura degli stranieri irregolari fermati dalla polizia municipale senza che questa debba garantirne la custodia nei locali della Questura stessa; una maggiore continuità degli interventi di controllo congiunto tra polizie nazionali e polizia municipale nelle aree e negli edifici più degradati e più rischio presenti sul territorio comunale; la comunicazione periodica e sistematica dei dati statistici sulle denunce di reato relative al comune di Sassuolo.



Tra i punti più significativi, da realizzare nei prossimi 12 mesi, contenuti nel documento spiccano:

a) approvazione del progetto relativo a via S.Pietro 6, acquisizione totale dell’immobile, demolizione del vecchio manufatto e avvio del cantiere per la realizzazione della nuova struttura;

b) riqualificazione del comparto di via Circonvallazione attraverso la costituzione della Società di Trasformazione Urbana con un obiettivo principale, lo svuotamento e la demolizione dello stabile di Circonvallazione 187 e 189, senza escludere che la STU possa operare anche per la riqualificazione del Ginko e la normalizzazione definitiva dell’edificio Uniedil;

c) studio, anche con il contributo del Politecnico di Milano, e approvazione della nuova disciplina urbanistica del centro storico con l’obiettivo di sostenerne e promuoverne la vitalità come garanzia di sicurezza e fruibilità degli spazi;

d) approvazione, nell’ambito del PSC, del piano di riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Cisa-Cerdisa, che comprenda una trasformazione urbanistica e strutturale dell’area sulla quale insiste l’edificio di Via Adda.