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Modena: operato bambino del Benin affetto da grave cardiopatia


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È in buone condizioni e il decorso post operatorio è regolare. Sono le confortanti notizie che riguardano la salute del piccolo Raplh, bambino proveniente dal Benin, che il 4 luglio scorso è stato sottoposto ad un delicato intervento cardiochirurgico per una cardiopatia congenita presso il Dipartimento di Cardiologia Medico-Chirurgica e Toraco-Vascolare, Sezione Pediatrica, dell’Hesperia Hospital di Modena, struttura che si è fatta carico di tutte le spese, inerenti gli operatori sanitari e relative alla degenza.

L’operazione, durata cinque ore, è stata eseguita dall’equipe cardiochirurgica coordinata dal dottor Guglielmo Stefanelli e dall’anestesista dottor Marco Meli. Ora Ralph, che il 24 luglio compirà due anni, è seguito dai cardiologi e dai pediatri dell’Hesperia Hospital, e, soprattutto, è stato restituito all’affetto della mamma che lo accompagna. Il bambino sarà dimesso nei prossimi giorni e rientrerà nel paese d’origine tra una decina di giorni, dopo gli ultimi controlli.



Determinante per l’organizzazione del viaggio e per la realizzazione dell’intervento è stato il lavoro svolto dalla International Association for Humanitarian Medicine (IAHM) organizzazione non governativa e no-profit fondata nel 1984 presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità e riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e nel 2006 dall’ONU come ONG in Special Consultative Status with Economic and Social Council. Un’associazione che a Carpi, presso l’Ospedale Ramazzini, ha la sua sede regionale ed il cui presidente è Giuseppe Masellis, direttore del Dipartimento di Ostetricia/Ginecologia-Salute Donna dell’Azienda USL di Modena, da anni impegnato in prima persona nella realizzazione di progetti di medicina umanitaria. Con l’Associazione l’Azienda USL di Modena ha stipulato una convenzione per sostenere il raggiungimento degli obiettivi umanitari previsti dallo statuto IAHM.



L’intervento è stato reso possibile grazie al programma internazionale di medicina umanitaria World Open Hospital (WOH), che prevede la creazione di una rete di sezioni di alta specialità che offrono una dotazione di posti letto di un virtuale Ospedale aperto del mondo a disposizione dei paesi in via di sviluppo per casi particolarmente complessi che non riescono ad essere curati nei luoghi di origine. L’Ospedale Aperto del Mondo, coordinato da Michele Masellis, direttore generale IAHM, dispone di più di 80 posti letto nelle alte specialità sia mediche che chirurgiche. Al programma hanno già aderito 30 Ospedali di 13 Paesi industrializzati. I pazienti trattati, affetti da gravi patologie di cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia polmonare, chirurgia ricostruttiva, ortopedia ed ostetricia e ginecologia, ad oggi sono 25.



“Desidero ringraziare le tante persone che hanno permesso di realizzare questo gesto di solidarietà nell’ambito della Medicina Umanitaria. La mia gratitudine va in particolare al Direttore Generale Giuseppe Caroli e al Direttore Sanitario Kyriakoula Petropulacos dell’Azienda USL di Modena, al Direttore Generale Michele Malena e al Direttore Sanitario Stefano Reggiani dell’Hesperia Hospital, al Ministero della Salute del Benin, alla sezione IAHM del Benin, alla Croce Rossa di Carpi che si è occupata del trasporto in ambulanza del piccolo paziente, alle Suore della Congregazione delle Figlie del Cuore Sacratissimo di Gesù di Modena che ospitano il piccolo e la mamma durante il suo soggiorno a Modena e all’Ufficio Immigrazione della Questura di Modena per le pratiche relative ai visti” ha sottolineato Giuseppe Masellis.


È possibile sostenere il programma Ospedale aperto del mondo e aiutare bambini e altri casi complessi, attraverso un bonifico bancario a favore dell’IAHM Emilia Romagna Banca Popolare dell’Emilia Romagna sede centrale di Modena IBAN: IT10B0538712900000001584634 o direttamente in sede IAHM – Ospedale “B. Ramazzini” di Carpi presso la segreteria di Ostetricia e Ginecologia (tel. 059/659503).