Home Modena Aimi (AN-PDL) su raccolta impronte digitali per ragioni di sicurezza

Aimi (AN-PDL) su raccolta impronte digitali per ragioni di sicurezza


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“Nel raccogliere le impronte digitali per ragioni di sicurezza non ci vedo nulla di male, anche perché i primi ad essere tutelati sono i cittadini onesti che le rilasciano”. Questo il commento di Enrico Aimi, Consigliere Regionale e Presidente Provinciale di AN – PdL, alle accuse di discriminazione lanciate questa mattina contro il governo dagli esponenti della sinistra radicale modenese nel corso di una conferenza stampa tenutasi al Palazzo della Provincia.


“Quando ho assolto il servizio militare me le hanno raccolte, come a tutti gli altri ragazzi, e non mi sono per questo sentito né offeso né discriminato. Con questo suo buonismo esasperato la sinistra sbaglia ancora una volta allontanandosi dalle richieste di sicurezza che provengono dalla gente. In Gran Bretagna, ad esempio, l’emergenza immigrazione ha imposto, dal 14 gennaio di quest’anno, che lo straniero che mette piede sul suolo inglese debba lasciare foto e impronte digitali in modo che, dal confronto tra i due rilevamenti, sia possibile smascherare eventuali false identità. A Modena la sinistra invoca il Premio Nobel per la pace per i Rom non avvedendosi, per miopia o malafede politica, della realtà dei fatti. Basta leggere i giornali per rendersi conto delle violenze e degli espedienti messi in atto dai nomadi di origine Rom per gabbare il prossimo, senza guardare ai recenti fatti di cronaca nera avvenuti in Italia: omicidi, stupri, violenze e sfruttamento di minori per compiere reati. Campi nomadi con roulotte da Moira Orfei, macchine da capogiro, ozio e tanta scuola, ma in addestramento al borseggio, sono l’immagine di questa etnia che abbiamo quotidianamente sotto ai nostri occhi. Difficile vederli adattarsi anche ai lavori umili, non uno insomma che vada a “pulire le scale”. Meglio impietosire chiedendo elemosina con al fianco bambini sfruttati o fatti oggetto di violenza, come hanno dimostrato i recenti fatti di Roma. Questa amministrazione di sinistra paga loro le bollette di acqua luce e gas, li assiste con buoni spesa e non si sa bene quanto dia loro di “paghetta giornaliera”, mentre gli anziani, narcotizzati con visite notturne e depredati dei quattro soldi di pensione, non sanno a quale santo votarsi. Ormai lo sappiamo, la sinistra è così: prima gli stranieri, poi gli italiani. Per fortuna il prossimo anno si vota per le elezioni amministrative e si potrà scegliere se stare con quelli che vogliono raccogliere dal 2010 le impronte digitali a tutti (non solo ai Rom) o con quelli che vogliono assegnare loro il “Premio Nobel”. Qui, deve essere chiaro, può rimanere solo chi può dare un contributo all’Italia, purché parli italiano, paghi le tasse e rispetti le nostre leggi”.