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Il risanamento dei conti pubblici non deve essere fatto pagare ai cittadini


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“Ben venga il risanamento dei conti pubblici, a patto però che non vada a discapito dei cittadini”.
Il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi interviene nel dibattito sulla manovra Finanziaria in approvazione da parte del Governo che punta ad un risanamento in tempi rapidi delle casse statali.


“Aumentare le tasse oggi come oggi – prosegue il Sindaco – sarebbe deleterio tanto per le famiglie quanto per l’economia in generale: minori risorse economiche a disposizione dei cittadini impediscono le spese e bloccano ulteriormente un’economia che mai come in questi momenti sembra avere l’acqua alla gola. Sono d’accordo, quindi, con le dichiarazioni del Ministro Tremonti in questo senso, non lo sono affatto, invece, sulle indiscrezioni di ulteriori tagli nei trasferimenti agli enti locali che, già oggi, a fatica riescono a mantenere lo standard, sia qualitativo che quantitativo, dei servizi.
Alla base – commenta Graziano Pattuzzi – c’è un errore di fondo: la dimenticanza, così come quando si discute in maniera astratta di sicurezza, che i Comuni sono il terminale ultimo dell’apparato Statale nei confronti dei cittadini: minori risorse a disposizione dei Comuni significano con ogni probabilità minori servizi erogati ai cittadini che, di contro, in un momento di difficoltà economica, si troveranno a pagare di più per poter mantenere lo stesso tenore di vita.
Se un comune, ad esempio, non ha risorse necessarie per aumentare, o anche solo mantenere uguale il numero di posti disponibili al nido, le famiglie si troveranno nella necessità di affidare i loro figli ad una baby sitter o ad un nido privato: pagando spesso il doppio per un servizio qualitativamente uguale o addirittura inferiore.

Dico questo perché, secondo le stime dell’Anci, se dovessero corrispondere al vero le tante voci che in queste ore si susseguono circa gli emendamenti votati in Commissione Bilancio, i Comuni non solo avranno difficoltà a mettere in piedi i bilanci per il 2009 senza tagliare i servizi, ma addirittura rischiamo di implodere già nell’anno in corso dal momento che mancano all’appello almeno 1500 milioni di euro. Nel DPEF, infatti, è scritto a chiare lettere che il Governo corrisponderà integralmente il mancato gettito ICI ai Comuni salvo poi addirittura ridurre coperture che già erano insufficienti come certificato dallo stesso ufficio studi del Senato.
Ciò che il cittadino non sa è che nell’immediato futuro le tasse pagate ai Comuni serviranno in buona parte a ripianare il deficit statale, in barba al tanto decantato federalismo fiscale.
Il federalismo – sottolinea il Sindaco – non può trasformarsi in un meccanismo tale per cui lo Stato non aumenta le tasse ma costringe i comuni ad aumentare le proprie per fare fronte ai buchi statali.
Nel decreto legge numero 112 del 2008 si prevede una manovra a carico dei comuni, riferita al 2009, pari ad 1 miliardo e 340 milioni di euro; manovra che quasi raddoppia nel 2010 mentre triplica nel 2011. In questo modo i Comuni raggiungeranno il pareggio entro il 2009, mentre lo Stato lo raggiungerà solamente nel 2011. Ciò significa che una parte delle entrate comunali, in questi anni, non sarà più destinata alla spesa locale, ma al risanamento della finanza pubblica.

Senza dimenticare le infrastrutture: il piano Decennale della Legga Obiettivo prevede una spesa di 174 miliardi di € e sono già stati deliberati progetti dal CIPE (tra i quali risulta anche la nostra Bretella), per 115,6 miliardi ma disponibili ce ne sono solamente 50 poiché, invece di aumentare lo stazionamento, addirittura è stato ridotto di 10 miliardi di €.
In questo gioco perverso di scatole cinesi – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – lo Stato si fa bello nel ripianare il bilancio senza aumentare le tasse, ma i cittadini si troveranno a dover pagare il doppio per servizi che dovrebbero essere garantiti ma che garantiti rischiano di non essere più a causa di minori risorse a copertura”.