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Sassuolo: documento di condanna dei gesti e delle parole del ministro Bossi


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Nella seduta dello scorso 21 luglio il Consiglio comunale sassolese ha quasi unanimemente sottoscritto e approvato un documento su proposta del presidente del consiglio Patrizia Barbolini, che prende le distanze dalle parole e dai gesti irrispettosi del ministro per le riforme Umberto Bossi nei riguardi dell’inno nazionale italiano e nei confronti degli insegnanti del sud.

“Il Consiglio comunale di Sassuolo – dice il documento – visto l’atto irrispettoso del ministro per le riforme Umberto Bossi che domenica 20 luglio, a Padova durante il congresso della Liga Veneta, ha rivolto un gesto volgare all’indirizzo dell’inno nazionale italiano e sentite le dichiarazioni rilasciate a proposito degli insegnanti scolastici di origine meridionale, tese a creare distanze, a mettere in dubbio la professionalità di un’intera categoria e in ultima istanza a minare l’unità nazionale, comunica la presa di distanza dalle parole del ministro Bossi, la riaffermazione della sacralità e unicità dell’inno nazionale italiano, simbolo dell’unità nazionale; il sostegno alla categoria degli insegnanti scolastici nel suo insieme, senza distinzioni basate sulla provenienza geografica”.

Il documento è stato sottoscritto dal presidente Patrizia Barbolini, da Raffaele Lettieri, Claudio Lodesani, Annalisa Sibani, Giacomo Gullo, Giuseppe Barone, Maria Cristina Vandelli, Fulvio Bonvicini, Massimiliano Righi, consiglieri del gruppo Pd; da Lisa Sentimenti; da Nicola Caserta e Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto; da Fabrizio Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita; da Ugo Liberi di Forza Italia Pdl; da Massimo ed Enrico Benedetti dei Popolari Liberali; da Luca Caselli e Biagio Antonio Santomauro di Alleanza Nazionale Pdl; da Angioletto Usai del Partito dei Comunisti Italiani.

Si è associata al documento anche la giunta in tutti i presenti.