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Incontri musicali nell’Appennino reggiano fra culture e tradizioni del mondo


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Dopo la straordinaria apertura alla Pietra di Bismantova con Gino Paoli, proseguono gli appuntamenti per l’edizione 2008 di Tra-Monti, incontri musicali nell’Appennino Reggiano fra culture e tradizioni del mondo che domani – sabato 26 luglio – alle ore 17.30 a Pian Vallese di Villa Minozzo propone lo spettacolo “Ballo ‘ncoppa o tamburo”, balli e canti dalle feste intorno al Vesuvio. Il concerto è ad ingresso libero.

La rete di attori che ha unito le proprie energie e risorse per questo progetto comprende Ater-Associazione Teatro Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, la Regione Emilia Romagna, la Comunità Montana dell’Alto Appennino reggiano, il Comune di Castelnovo ne’ Monti, Canossa, Villa Minozzo e il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.

I concerti e gli spettacoli si svolgeranno anche quest’anno, nei luoghi più suggestivi ed emozionanti della provincia di Reggio Emilia. Il Festival, all’interno della Biennale del Paesaggio, si propone infatti come un punto di unione e scambio tra esperienze e provenienze diverse; la musica s’intersecherà con il paesaggio, gli artisti – tutti di formazione e percorsi eterogenei – si confronteranno con scenari del tutto singolari e particolari, dalla Pietra di Bismantova, al Lago Pranda, dal Castello di Canossa alla Centrale Enel di Ligonchio e altri.

Quello di domani è un ensamble vocale-strumentale con tammorra, tamburello, chitarra battente, putipù, triccheballacche, doppi flauti, ottavino, ciaramella, mandolino, castagnette, scetavajasse, voci soliste e ballerini.
In tutti i paesi sotto il vulcano Vesuvio, la tammurriata è la musica e la danza più importante di tutte le feste religiose e profane della zona. Su una struttura ritmica ossessiva eseguita dalla tammorra, i cantanti si alternano cantando strofe tradizionali o improvvisando, mentre coppie di ballerini si legano nel ballo sensuale.
La Paranza d’O Lione è uno dei gruppi più importanti della zona del Vesuvio, guidato dalla possente ritmica di Antonio ‘O Lione, uno dei più importanti e conosciuti musicisti dell’area vesuviana. Il gruppo è molto attivo negli appuntamenti del calendario tradizionale della zona ma ha anche partecipato a numerosi festival riscuotendo grande interesse ed entusiasmo.
Lo spettacolo propone, oltre al variegato repertorio di tammurriate, anche la tradizione delle tarantelle delle provincie campane con esempi dal Cilento e dal Sannio Beneventano e soprattutto dalla zona di Montemarano dove si svolge uno dei Carnevali popolari più belli d’Italia.
Al centro della scena, spesso, una coppia di ballerini ad eseguire le varie danze del repertorio del gruppo: tammurriate, tarantelle e balli di coppia.

La località di Pian Vallese è inserita nello splendido scenario della frazione di Febbio che, insieme a Monte Orsaro è l’ultimo paese della Val d’Asta. Posto ai piedi del monte Cusna è, per la sua posizione, paese di villeggiatura estiva e invernale, meta turistica per gli appassionati della montagna, dell’equitazione, della raccolta di funghi e frutti del sottobosco. Nella stagione invernale Febbio si trasforma in un’attrezzata stazione sciistica, la più alta dell’Appennino settentrionale (1200-2063m.).
Per arrivarvi si percorre da a Reggio Emilia la SS 63 fino a Felina poi si imbocca la SP 64 fino a Gatta, da qui si prende il bivio con la SP 9 per Villa Minozzo. Da Modena, invece, si percorre la SS 486 fino a Cerredolo , poi la SP 64 per Gatta, qui il bivio con la SP 9 per Villa Minozzo. Da Parma si percorre la SP 513 fino a Castelnovo ne’ Monti, poi si prende la SS 63 fino a Felina e da qui si imbocca la SP 64 fino a Gatta fino al bivio con la SP 9 per Villa Minozzo. Giunti a Villa Minozzo s’imbocca la SP 9 per Civago e, giunti in località Asta, si percorre la SP 99 per Febbio dove si prosegue poi per Pian Vallese.