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Reggio Emilia: al via il censimento degli alberi di pregio


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Il regolamento del verde pubblico e privato, approvato dal Comune di Reggio nel 2006, prevede tra le diverse indicazioni per la gestione e la tutela del verde, misure specifiche per quanto riguarda il patrimonio di alberi di pregio presenti sul territorio comunale. Ovvero per tutti quegli alberi che, per dimensione ed età o perché legati alla storia e alle tradizionali colture locali, possiedono un particolare valore storico naturalistico.

Per questo, l’Amministrazione ha avviato, insieme a Ugo Pellini, esperto di botanica e membro della Consulta verde del Comune, un censimento delle piante di maggior pregio al fine di individuarle, catalogarle e poterne meglio disporre la tutela. Il censimento, che per ora si è concentrato nella zona est della città e ha permesso di individuare 53 alberi centenari, tra esemplari singoli e filari è stato presentato oggi dall’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari.

“Il nostro territorio – ha detto l’assessore Montanari – possiede un grande patrimonio verde e alberi di pregio che vogliamo tutelare e far conoscere anche attraverso azioni di promozione e visita. Collocheremo presso questi alberi pannelli informativi e attiveremo percorsi con le scuole e i cittadini in modo da valorizzare i nostri monumenti verdi”.
“Questi alberi – ha detto Pellini – rappresentano ciò che è rimasto dell’antico paesaggio locale, rappresentano la nostra storia e la cultura del territorio. Le querce sono ad esempio testimonianza della foresta che ricopriva queste zone in epoca pre-romana, mentre i cedri da fine Settecento divennero le piante preferite per decorare i giardini delle ville padronali con specie esotiche”.

Per ciascun albero è stata compilata una scheda, supportata da immagini fotografiche, che specifica nome scientifico e tipologia dell’esemplare, collocazione, proprietà pubblica o privata, dati biometrici rispetto all’altezza e al diametro del fusto (misurato a 1,30 metri dal piano di campagna). Di ogni pianta sono stati esaminati eventuali difetti strutturali, lo stato vegetativo e il valore estetico e per ciascuno di questi parametri è stato attribuito un punteggio da uno a cinque. Completano la scheda valutazioni relative alla stabilità dell’albero e a possibili interventi.
Le dimensioni medie degli alberi censiti si aggirano sui 20-25 metri di altezza per un metro di diametro (il diametro maggiore riscontrato è di 1,45 metri ed è di una farnia) Alcuni esemplari raggiungono i 28 metri (un cedro, un pioppo e una quercia), mentre alcuni alberi da frutta sono al di sotto dei 10 metri. La specie più frequente è la quercia con ben 30 esemplari, le farnie sono24, 6 le roverelle. Buono anche il numero dei pioppi: sono 6, di cui 5 neri ed uno cipressino. Sono presenti inoltre 2 frassini, 2 platani e 2 ippocastani.
Tra le specie esotiche, sono stati individuati 3 cedri (uno del Libano, un deodara ed un’atlantica) ed un cipresso calvo. Gli alberi da frutta di pregio, più piccoli come dimensioni ma legati alla storia del territorio, sono un gelso, un pero selvatico, un ciliegio ed un melo. Completano l’elenco un tasso, un pino nero, una robinia e un filare di querce miste ad aceri.
Il regolamento del verde, che dispone particolari sanzioni per chi non provvede alla tutela degli alberi di pregio ed opera potature o interventi di modifica sostanziale della chioma non autorizzati, riconosce il valore del verde pubblico e privato come bene comune da tutelare, ne mette in evidenza la profonda valenza, non solo ambientale ed ecologica, ma paesaggistica, culturale, storica ed educativa. Più che improntato ad una logica sanzionatoria e punitiva si articola in una serie di indicazioni a profonda valenza educativa. Il regolamento valorizza inoltre il ruolo dei tecnici abilitati e competenti e sottolinea la necessità di indicare sempre, quando si interviene sul territorio, la presenza di patrimonio arboreo.
Il regolamento del verde salvaguarda inoltre anche fossi, canali, corsi d’acqua, siepi e macchioni arbustivi in quanto elementi fondanti dell’identità del paesaggio.