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Firmata oggi a Roma intesa su area ex Manifattura Tabacchi di Bologna


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Salvaguardia dell’occupazione e riconversione dell’area dell’ex Manifattura Tabacchi di Bologna per realizzare un grande polo tecnologico per la ricerca e le imprese innovative nella città. E’ stato sottoscritto oggi a Roma da Bat Italia spa e Bat Italia Servizi per l’Industria Srl (società che fanno capo al gruppo multinazionale British American Tobacco) un nuovo protocollo d’intesa con la Regione Emilia-Romagna (rappresentata dall’assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli), la Provincia e il Comune di Bologna, nonché le segreterie sindacali confederali e di categoria bolognesi, per gli impegni relativi al futuro dei lavoratori e dello stabilimento della ex Manifattura Tabacchi di Bologna. Il protocollo ha la firma anche di Unindustria Bologna che ha assistito Bat.


Con il protocollo vengono confermati sia l’impegno alla salvaguardia dell’occupazione, pur con un nuovo percorso rispetto a quello precedentemente indicato, sia la condivisione e il sostegno di Bat Italia ad una più complessiva riconversione della grande area del sito bolognese, proposta dalla Regione e dagli Enti locali.

Sono stati individuati i tempi e le modalità dell’ingresso, dall’inizio del prossimo anno, di un gruppo imprenditoriale, operante nell’area dei servizi informatici, che garantirà il reimpiego di tutto il personale interessato attualmente presente in Bat con un piano industriale e di insediamento nel sito bolognese.
La successiva cessione del sito alla Regione consente l’attuazione di un piano per la realizzazione di un grande polo tecnologico dedicato all’insediamento di infrastrutture per la ricerca e di imprese innovative nella città. Nei prossimi giorni verrà siglato, infatti, anche un accordo preliminare tra la Regione e Bat Italia che definirà gli aspetti essenziali relativi alla futura vendita del sito alla Regione che sarà poi conclusivamente perfezionata.

“Con il protocollo di oggi – sottolinea l’assessore Campagnoli – si concretizza l’obiettivo, costruito e sostenuto da un lungo impegno comune della Bat, della Regione, delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori per affrontare la situazione determinata dalla cessazione delle precedenti attività della Manifattura Tabacchi con un grande progetto di riconversione. Viene confermato l’impegno a salvaguardare l’occupazione con una nuova attività e si apre davvero la possibilità di creare una grande e nuova ‘fabbrica dell’innovazione’. A settembre Regione e Comune di Bologna daranno seguito insieme all’impegno per la realizzazione del nuovo Tecnopolo bolognese con il confronto anche con Università e enti di ricerca che hanno già manifestato il proprio interesse per il Tecnopolo e con organizzazioni imprenditoriali e sindacali. Il confronto che si è realizzato con la Bat – conclude Campagnoli – e questo esito, con l’impegno della stessa Bat per la riconversione, rappresentano un risultato del perseguire una relazione tra imprese, sindacati e istituzioni con una cultura e una pratica di responsabilità sociale”.

“Grazie all’accordo condiviso con i sindacati e le istituzioni – afferma il presidente di Bat Italia Francesco Valli – e all’impegno responsabile di tutti i soggetti coinvolti è stato possibile trovare, come in passato per il sito di Rovereto, adeguate soluzioni condivise e volte a minimizzare gli impatti sociali attraverso anche l’individuazione di percorsi che permetteranno di assicurare un futuro lavorativo per il personale interessato”.

L’amministratore delegato di Bat Italia e presidente di Bat Spi, Paul Cavadis, conclude: “Il protocollo d’intesa firmato oggi è un passo importante per delineare il futuro della ex Manifattura. Bat Italia si è impegnata per l’individuazione di soggetti imprenditoriali che rilevino il personale oggi dipendente della Bat Spi, grazie al contributo della società BV Tech Spa, azienda di spicco nel settore informatico che lavorerà per reimpiegare e valorizzare il personale presente nel sito di Bologna con un progetto di riconversione analogo a quello che sta portando avanti con successo nell’ex stabilimento Bat di Rovereto.