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Bertacchi (Pdl): in termini di accoglienza Sassuolo ha già dato


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In vista dell’annunciata demolizione dell’attuale moschea di via Circonvallazione, comune e rappresentanti dell’associazione culturale islamica stanno cercando un’altra dislocazione dello stabile. Si sarebbero individuati due luoghi per il nuovo centro islamico a Sassuolo: uno è nella centralissima via San Giorgio, l’altro è in via San Giacomo nel quartiere Braida.

Ipotizzare la realizzazione di una grande moschea che servirebbe tutto il distretto in un quartiere come Braida è così incredibilmente paradossale che parrebbe una barzelletta, ma noi sassolesi, quando si affrontano questi temi, non abbiamo proprio più voglia di scherzare. Io sostengo che in termini di accoglienza Sassuolo abbia già dato. Non si può chiedere ai miei concittadini, in nome e per conto del mito di un multi-culturalismo e di una solidarietà terzomondista, mi si permetta il neologismo: “Cavaniana”, di avanzare ancora sul sentiero di una temuta prospettiva di stravolgimento identitario, di una involuzione culturale e di un degrado sociale che proprio non meritiamo. Allora dico che se queste sono le prospettive, dobbiamo seguire l’esempio della popolazione di Colle Val d’Elsa, in provincia di Siena, che ha promosso nel marzo 2006 un referendum contro la costruzione di una moschea. Questo succede in una zona dove la sinistra (un tempo comunista) ha da sempre il monopolio del potere e quindi, a maggior ragione, diventa un caso emblematico dell’insofferenza profonda di una cittadinanza non dissimile dalla nostra. Se proprio dobbiamo farci carico ancora una volta di questo problema (che è trasversale ai fedeli musulmani di tutto il distretto ceramico), allora dico che si deve realizzare la nuova moschea fuori dalla città, visto che servirà anche i comuni limitrofi, compresi quelli reggiani, e mi associo a quanto sostiene Fabiana Gibertoni, Presidente del Comitato Quartiere Braida, che pone correttamente un interrogativo: «I Sindaci degli altri comuni del distretto sono già andati in ferie, o non vogliono affrontare l’argomento? Probabilmente sono più bravi nel tutelare i loro concittadini di quanta non siano gli amministratori di Sassuolo.”


Chiamo a raccolta tutti i partiti del centro destra sassolese, futuro PDL, le associazioni come quelle del quartiere Braida, la lista civica “Conto anch’io” e tutti gli altri soggetti interessati, perché se si concretizzasse la prospettiva dell’attuale proposta di via San Giacomo o di Via San Giorgio, si vada insieme verso un “autunno caldo” che in modo democratico ma molto fermo faccia comprendere le ragioni dei sassolesi al Sindaco Pattuzzi e alla sua Giunta.



Massimo Bertacchi – Responsabile regionale di Forza Italia – PDL – Delegato di Zona provinciale