Home Lavoro Italpizza: 150 lavoratori in appalto chiedono diritti e assunzione

Italpizza: 150 lavoratori in appalto chiedono diritti e assunzione


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Quasi centociquanta soci lavoratori della Cooperativa Vega (sino a qualche settimana fa consorziata a PowerLog) appaltati presso il cantiere dell’Italpizza di Modena, dicono basta!
Dopo il crac del consorzio PowerLog il futuro di questi lavoratori è incerto e continua ad essere precario, mentre anche il buco economico
imprecisato probabilmente farà svanire come neve al sole le sostanziose quote sociali (oltre 4.000 euro per ogni socio).


I lavoratori della cooperativa Vega sono stanchi di essere utilizzati impropriamente come dipendenti della cooperativa committente e di non vedersi riconosciuti diritti contrattuali e retributivi. Alcuni di loro sono passati negli ultimi 6 anni in almeno 5 cooperative diverse.
Tramite le organizzazioni sindacali di categoria Fai/Cisl, Flai/Cgil, Uila/Uil hanno perciò aperto una vertenza contro l’Italpizza per chiedere l’assunzione a tempo indeterminato.

Nell’incontro del 29 luglio scorso, Italpizza non è stata disponibile ad alcuna richiesta dei sindacati, mentre ha addirittura comunicato il
subentro a Powerlog di un nuovo consorzio, Log-Italia, a cui i lavoratori avrebbero dovuti essere spostati come sacchi di patate.
Contro un atto che è stato riconosciuto come chiaramente provocatorio, ostile e pretestuoso, è stato proclamato in un primo momento uno sciopero di 8 ore dei lavoratori per oggi, venerdì 1° agosto, ed è stata subito avviata contestualmente una trattativa con il nuovo consorzio e con Italpizza per garantire condizioni economiche, livelli occupazionali e retributivi,
diritti contrattuali da applicare con il subentro del nuovo consorzio.

Con il consorzio, Flai, Fai, Uila, hanno concordato importanti elementi di tutela contrattuale, occupazionale e garanzie economiche per i lavoratori.
Mentre Italpizza, pur garantendo il pagamento della mensilità di luglio (comunque già previsto dalla legge) ha continuato con il solito
atteggiamento sprezzante negando di appaltare i lavoratori in modo improprio.
Lo sciopero è stato sospeso, ma la vertenza continua contro Italpizza contro l’utilizzo improprio degli appalti di manodopera, attraverso discutibili affitti di rami di azienda, senza autonomia funzionale e
rischio di impresa delle aziende appaltatrici, con i lavoratori inseriti nel processo produttivo, diretti e gestiti direttamente dall’azienda
committente.

Italpizza è un importante produttore per conto della grande distribuzione di prodotti a marchio privato. Uno dei suoi “grandi clienti” applica un
codice etico, derivante dalla SA8000, che prevede determinati diritti per i lavoratori, ma anche il rispetto delle leggi vigenti.
La Flai/Cgil ha inoltrato formale richiesta nei confronti di questa grande catena distributiva per l’attivazione di una verifica presso il suo
fornitore.