Home Economia Quadro congiunturale complessivamente difficile, ma tiene l’industria meccanica

Quadro congiunturale complessivamente difficile, ma tiene l’industria meccanica


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L’attività manifatturiera modenese mostra nel secondo trimestre del 2008 una fase congiunturale complessivamente debole. Su questo rallentamento, iniziato nei mesi finali dello scorso anno, pesa il rallentamento della domanda mondiale, l’aumento del prezzo dell’energia e delle materie prime, con il conseguente riaccendersi di spinte inflazionistiche.

E’ questo, in sintesi, il quadro che emerge dai primi dati provvisori dell’indagine congiunturale della Camera di Commercio di Modena, la quale rileva lo stato di salute di un campione statisticamente rappresentativo della popolazione delle imprese attive con 6 e più addetti.
Entrando nel dettaglio dei risultati, l’indice grezzo della produzione industriale è aumentato dello 0,8% rispetto allo steso periodo dell’anno precedente.

In valore il fatturato delle imprese, invece, ha segnato un avanzamento del 4,3% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, grazie soprattutto al buon andamento delle esportazioni.

Le principali indicazioni sulle prospettive vengono fornite dall’andamento degli ordini in portafoglio alle imprese. I dati raccolti lasciano intravedere il proseguimento di questa difficile fase congiunturale anche per i prossimi trimestri. In valore gli ordini interni hanno registrato un calo dell’ 1,4% rispetto a gennaio-marzo dello scorso anno, mentre gli ordini esteri sono cresciuti del 2,5%.
A livello settoriale i confronti sulle evoluzioni degli indici della produzione e del fatturato hanno segnalato un peggioramento del ciclo economico piuttosto diffuso. I settori che nel secondo trimestre del 2008 hanno continuato a registrare un’espansione dei livelli produttivi per l’industria manifatturiera modenese sono stati i mezzi di trasporto e il meccanico.

In particolare, il settore delle “macchine e apparecchi meccanici” ha registrato nel trimestre incrementi del +7,3% per la produzione e del +10,8% per il fatturato.
I positivi risultati messi a segno dalle auto di lusso hanno trascinato verso l’alto anche la produzione media dell’intero settore dei “mezzi di trasporto”, con aumenti del +7,6% per la produzione e del +13,9% per il fatturato.
Buoni anche i dati relativi alle imprese la cui attività risulta in gran parte legata a quella dei beni strumentali, quali le “macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche” (produzione +2,2% e fatturato +3,3%).
Tra i settori che hanno registrato le contrazioni più marcate, invece, si segnalano: le “industrie della maglieria” , “dell’abbigliamento” (-7,5% per la produzione e -4,5% per le vendite), “della fabbricazione delle piastrelle in ceramica” (-2,5% in termini di volumi prodotti e -0,9% rispetto al valore delle vendite), del “biomedicale” (-0,1% per la produzione e +2,6% per il fatturato).
In rallentamento, infine, anche l’attività “dell’industria alimentare”, dove i relativi indici hanno segnato una diminuzione dei volumi trasformati del -1,5% e un aumento dei ricavi in valore del +10,2% (aumento dovuto al seguito della crescita dei prezzi che ha interessato tutta la filiera alimentare) e il comparto “prodotti in metallo e le lavorazioni meccaniche” (-0,7% per la produzione e +5,6% per i ricavi).