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A Pievepelago si ricorda Guareschi con don Camillo e Peppone


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Dalla Bassa emiliana e dal set di Brescello Giovannino Guareschi e i suoi personaggi arriveranno a Pievepelago dopmani, 14 agosto.

Alle ore 17 presso la Sala Espositiva del Comune si inaugurerà la mostra fotografica “Don Camillo, Peppone e il crocifisso che parla. 70 immagini per raccontare la finzione che diventa realtà”, ospitata da Pievepelago nell’ambito delle molteplici iniziative collegate al prestigioso premio letterario “Frignano”, giunto alla tredicesima edizione.

Da giovedì 14 a venerdì 29 agosto nella Sala Espositiva del Comune di Pievepelago saranno esposte fotografie inedite in una mostra patrocinata dal Ministero dei Beni Culturali a cura di Guido Conti, che sarà anche presente all’inaugurazione insieme ad Albertino Guareschi, figlio del celebre scrittore, e del Club dei Ventitrè e inserita nel calendario ufficiale delle celebrazioni del centenario della nascita di Guareschi.

La mostra fotografica intende far riscoprire Guareschi attraverso i personaggi che lo hanno reso famoso nel mondo: Peppone e Don Camillo. “Don Camillo, Peppone e il crocifisso che parla” attraverso gli oltre 70 scatti del fotografo di scena Osvaldo Civirani intende raccontare i cinque film della saga di don Camillo e Peppone, interpretati da Fernandel e Gino Cervi. Le immagini, tutte selezionate dall’Archivio del Club dei Ventitrè di Roncole Verdi (Parma), raccontano i retroscena più curiosi con le prove quasi sconosicuti di Giovannino Guareschi nei panni di Peppone, i momenti di pausa e di vita quotidiana tra una ripresa e l’altra e tante immagini di scena mai viste nei film. Un modo originale per raccontare il Po, Brescello e la gente della bassa che hanno fatto da teatro ai film di Julien Duvivier, Carmine Gallone e Luigi Comencini.

Il catalogo della mostra raccoglie tutte le 70 immagini esposte, corredate da un testo critico che le accompagna scatti raccontando come la finzione della letteratura diventi realtà, come il cinema possa trasformare un paese un luogo mitico e come i personaggi vivono in effetti una vita propria unica reale e compiuta quanto e più di quella degli autori che li hanno espressi. Basti pensare che il crocifisso, ieri oggetto di scena, è oggi venerato e consacrato in una cappella della chiesa di Brescello.

La mostra, a ingresso libero, aprirà i battenti presso la Sala della Espositiva del Comune di Pievepelago giovedì 14 agosto per proseguire fino a venerdì 29 con i seguenti orari: feriali dalle 17 alle 19; festivi dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19;
giovedì 14, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 agosto, anche dalle 21 alle 23.