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Bologna: Sulpm in risposta al Ministro dei Trasporti


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Senza alcuna intenzione polemica risponderemo, a chi sostiene che la Polizia Locale dovrebbe essere più presente sulla strada, con dei semplici
riferimenti numerici prendendo ad esempio un qualsivoglia comune, capoluogo di provincia, con una popolazione tra i 100.000 e i 200.000
residenti.


Chiaro che pur non volendo determinare rivalità alcuna con altri organi di Polizia, i confronti sono doverosi.
In queste realtà la Polizia Locale opera mediamente con un numero di pattuglie che variano tra le 8 e 10 pattuglie per ogni turno di servizio che normalmente coprono un arco orario che si suddivide in tre turni (dalle ore 7.00 alle ore 01.00), spesso viene anche coperto il turno
notturno (01.00 – 07.00), la Polizia Stradale mette in campo (compresa la rete viaria autostradale e provinciale) 2 – 3 pattuglie per turno, chiaro
che ciò è dovuto esclusivamente a carenze di organico, ma questo evidenzia senza dubbio come la presenza della Polizia Locale sia fattore
determinante per la sicurezza stradale.
Quasi tutti gli interventi di rilievo dei sinistri stradali sono ormai deputati alla Polizia Locale, il loro numero varia (avendo sempre come
riferimento il nostro piccolo capoluogo di provincia) tra i 1.500 e 1.800, numero che è decuplo rispetto a quello dei rilievi effettuati da tutti gli altri organi di Polizia messi insieme.
Ai controlli di Polizia stradale è mediamente dedicata il 60% della globale attività della Polizia Locale del nostro “piccolo” capoluogo, insomma nell’arco dell’anno vengono controllati oltre 20.000 veicoli ed i loro rispettivi conducenti … ma mentre la Polizia Stradale svolge esclusivamente compiti di polizia stradale, la Polizia Locale deve per Legge effettuare anche una molteplicità di altri compiti (controlli commerciali, prossimità, controllo sul rispetto dei regolamenti comunali,
polizia ambientale, polizia edilizia, sgomberi… e chi più ne ha più ne metta).
A fronte di questa attività e di queste funzioni lo Stato considera la Polizia Locale alla stregua di un impiegato comunale, come dire che la Polizia Stradale dovrebbe essere considerata ed avere lo stesso contratto di un impiegato della Prefettura!

Quindi chi sostiene che la Polizia Locale non è abbastanza presente dovrebbe quanto meno informarsi prima di sentenziare!

Il problema della sicurezza stradale coinvolge tutti i campi della vita dello Stato, quelli economici quelli sanitari quelli sociali, quindi ogni azione atta a debellare il fenomeno dei sinistri dovrebbe essere tutelata dallo Stato stesso non solo rendendo più severe le sanzioni per chi mette
in pericolo la sicurezza, ma facendo anche in modo che il lavoro di prevenzione non venga vanificato, dotando cioè quegli uffici che devono
decidere in merito alle sanzioni di personale qualificato ed in particolare i Giudici di Pace che, sinceramente, a volte emettono sentenze
quanto meno strane ma che i comuni non contestano per non avere spese di giudizio e gli Operatori rimangono frastornati dal lavoro corretto annullato! Infatti, più sentenze vengono emesse più i Giudici acquisiscono risorse, per cui il Legislatore deve intervenire per recuperare l’errore macroscopico che la norma porta.
Non crediamo di essere stati esaustivi, anzi pensiamo solo di aver aperto un confronto dove non siano solo le fantasie a prevalere ma i dati di
fatto.
Il S.U.L.P.M. da sempre afferma che le divise devono essere vicino ai cittadini e cioè in strada e che le tecnologie possono solo aiutare la
polizia locale, quando opera come polizia stradale, ma certamente non possono sostituire l’organo di polizia.

Il segretario regionale Sulmp, Paolo Sarasini