Home Modena Leoni (PDL) sui matrimoni combinati a Modena

Leoni (PDL) sui matrimoni combinati a Modena


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“La scoperta a Modena di un matrimonio combinato tra un clandestino magrebino e una nomade Sinti per ottenere per il primo un permesso di soggiorno e poi la cittadinanza italiana, conferma un realtà che avevamo già denunciato nell’ottobre del 2007. Allora l’On. Isabella Bertolini aveva portato all’attenzione del Ministro Amato con una interrogazione parlamentare un analogo caso scoperto a Carpi. Di fronte queste violazioni delle leggi non c’e altra strada che continuare con la politica severa e di repressione avviata dal Governo Berlusconi”.
Lo ha affermato il Consigliere regionale del PDL Andrea Leoni, Capogruppo in Consiglio comunale a Modena.


“I dati confermano che in Italia per ogni matrimonio combinato scoperto e annullato, ne vengono celebrati 3000. Visto che sarebbero gli stessi funzionari comunali che hanno scoperto l’ultimo clamoroso caso, ad essere stati insospettiti dal ripetersi di matrimoni tra nomadi ed extracomunitari, ci chiediamo quante nozze di questo tipo siano state fino ad ora celebrate sotto la Ghirlandina, senza considerare gli altri comuni della provincia. Che controlli sono stati fatti negli ultimi anni per garantire preventivamente la posizione degli sposi stranieri che chiedevano di unirsi in matrimonio in municipio a Modena?
E’ grave che oggi gli esponenti della sinistra modenese, pur di attaccare la Bossi-Fini giustifichino, di fatto, i clandestini che violando la legge utilizzano i finti matrimoni per ottenere la cittadinanza. Per fortuna al governo non c’è più la sinistra. Con l’esecutivo di centro destra sono già state introdotte norme efficaci e molto più dure per contrastare questo fenomeno. Oggi, sulla base del decreto sicurezza del centrodestra, la cittadinanza per lo straniero regolare non è più ottenuta dopo appena sei mesi dal matrimonio, ma solo dopo tre anni di convivenza stabile dei coniugi. E’ ovvio che il contributo degli enti locali in questo senso è fondamentale. Per questo chiediamo che dopo questo caso il Sindaco Pighi si faccia carico in prima persona del potenziamento dei controlli preliminari su tutte le richieste di celebrazione di matrimoni misti. Siamo di fronte ad una emergenza sociale che non può più essere sottovalutati”.