In relazione all’allarme “bullismo” lanciato dagli psicologi della regione Emilia-Romagna, l’assessore provinciale all’Istruzione, Paolo Rebaudengo, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
«Il fenomeno del bullismo investe profondamente la scuola, pur essendo generato  da  fattori  anche esterni al contesto scolastico, presenti nelle
famiglie e negli stessi gruppi dei pari.
Nella  scuola i ragazzi sviluppano relazioni e scambi affettivi e la scuola è  non  solo  il luogo privilegiato in cui vengono affrontati i problemi di
crescita  e  di  identità, ma anche il contesto dove si “scaricano” tutti i problemi non risolti a livello familiare e sociale.
E’  preoccupante la scarsa presenza nella scuola di figure di psicologi che collaborino  con il personale docente o, meglio, la mancanza di una  figura
stabile di “Psicologo scolastico”.
Il  disagio  scolastico  deve essere affrontato con risposte permanenti, di sistema,  che considerino nel loro insieme  tutte le componenti del sistema
scuola e del contesto sociale.
Senza negare l’importanza dei singoli interventi su problemi individuali di disagio, va quindi cambiata la modalità di approccio, mettendo al centro la promozione  del  benessere  dell’organizzazione  scolastica e delle persone
inserite.
Proprio  in  questa  direzione  vanno  le diverse iniziative di contrasto a questi  fenomeni  attivate  negli  ultimi  anni, attraverso la Provincia di Bologna,  dal   Centro  di servizio per le scuole “Aneka”, dell’Istituzione G.F.  Minguzzi,  punto  di  riferimento  nel nostro territorio, che ha dato supporto ad una ventina di scuole medie superiori».
            




