Mercoledì 10 settembre, giorno dell’attivazione del primo fascio ad LHC (Large Hadron Collider) nel laboratorio internazionale del CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) di Ginevra, si terrà a Bologna un incontro per celebrare l’importante contributo dei ricercatori Bolognesi al progetto scientifico.
I ricercatori ed i tecnici della Sezione di Bologna dell’INFN e del Dipartimento di Fisica dell’Università sono infatti impegnati nei quattro esperimenti installati ad LHC (ATLAS, CMS, ALICE, LHCb). Il Large Hadron Collider (LHC) è il più grande e complesso strumento scientifico mai costruito e sarà utilizzato per accelerare protoni alla più alta energia mai raggiunta dall’uomo.
L’acceleratore è situato a 100 m di profondità nei pressi di Ginevra nel laboratorio internazionale del CERN (Centro Europeo di Ricerca Nucleare) in un tunnel circolare di 27 Km di circonferenza.
Il 10 settembre il primo fascio di protoni verrà iniettato nell’acceleratore e per la prima volta la macchina entrerà in funzione nella sua interezza. Tale operazione prevede il raffreddamento di 1600 magneti superconduttori divisi in 8 settori alla temperatura di 1.9 gradi Kelvin (-271 B0C) e il mantenimento dell’acceleratore a tale temperatura per tutta la durata della presa dati.
Due fasci di protoni verranno fatti circolare in senso opposto producendo oltre 40 milioni di urti al secondo; l’energia liberata in tali urti, paragonabile soltanto a quella esistita nei primi istanti di vita del nostro universo, sarà allora sufficiente per la generazione delle nuove particelle che i ricercatori intendono studiare.
I quattro gruppi di ricerca bolognesi (80 ricercatori e 50 tecnici) hanno fornito, nel corso di più di 15 anni, contributi essenziali alla realizzazione degli apparati sperimentali. Queste attività hanno anche portato alla progettazione ed alla realizzazione a Bologna del più grande centro di calcolo italiano (ed uno dei 10 più grandi a livello mondiale) che lavora con tecnologia GRID. L’attività svolta da questi gruppi nell’ambito universitario ha inoltre prodotto una continua formazione di laureati e di studenti di dottorato, i quali sono si sono successivamente affermati ai più alti livelli di ricerca internazionale nel settore. L’alto profilo tecnologico delle apparecchiature sviluppate ed utilizzate in queste attività ha favorito un proficuo scambio con il mondo industriale più avanzato a livello nazionale ed internazionale.
Mercoledì, presso la sede del Dipartimento di Fisica, dalle 10 alle ore 15, verrà realizzato un collegamento via Web col CERN per seguire le fasi della partenza del nuovo acceleratore di particelle LHC. Verso le ore 12 è previsto di poter celebrare presso il Dipartimento l’effettivo inizio di questa nuova ricerca scientifica internazionale, alla presenza dei Direttori della Sezione di Bologna dell’INFN e del Dipartimento di Fisica dell’Università. L’incontro è aperto a tutti gli studenti e all’eventuale cittadinanza interessata.