E’ il 1908.
Il significativo apporto del conte Vincenzo Florio, industriale e produttore vinicolo siciliano nonchè armatore (Florio e Rubattino) e l’entusiasmo di alcuni notabili Bolognesi fecero si, che a dispetto delle molte polemiche ed avversioni, sia locali che internazionali oltre ai non pochi problemi di denaro, si potesse organizzare, in quella terra che diverrà in futuro il triangolo dei motori, questa appassionante quanto pionieristica corsa su un circuito stradale che toccava i comuni di Bologna, Castelfranco E., S. Agata B. e S. Giovanni P.
Questo percorso di forma trapezoidale era da percorrere dieci volte per le vetture Gran Prix per un totale di 528 Km. c.a e otto volte dalle Gran Turismo per 442 Km. c.a.
Superato l’ultimo ostacolo, grazie all’energico intervento del sen. G. Agnelli, costituito dal Gran Prix delle Ardenne organizzato appositamente nella stessa data della corsa emiliana, per oscurarla e boicottarla, tutto fu pronto per il via. Notevole fu l’apporto organizzativo del Resto del Carlino che con interviste e pubblicazione di foto e disegni, vide nell’evento il mezzo per consolidare la propria presenza sul territorio e grande fu l’entusiasmo dei Comuni interessati al passaggio della corsa che si adoperarono con ogni mezzo, per rendere sicuri ed agevoli i passaggi e gli attraversamenti dei centri abitati delle macchine da corsa.
Oggi, a 100 anni dall’epocale evento bolognese, il Camebo Club Auto Moto d’Epoca Bologna, uno fra i più vecchi sodalizi italiani del settore, attento “conservatore” del motorismo Bolognese, già promotore di numerose edizioni della “Rievocazione storica della Bologna Passo della Raticosa” per auto e della “Rievocazione Storica della Bologna S. Luca” per moto, vuole riportare alla memoria dei bolognesi ed omaggiare la propria Città e Provincia con la riproposizione in chiave storico-rievocativa di questo avvenimento di inizio XX secolo, riproponendo sulla scena, (come fatto nel 1998 per il 90° e nell’edizione speciale del 2000 in occasione della proclamazione di Bologna Città della Cultura Europea) le vetture protagoniste dell’edizione 1908, raccolte in un eccezionale museo itinerante che percorrerà le strade originarie nei giorni 13 e 14 settembre.
Non mancherà, nel contesto, una visita alla Fondazione Guglielmo Marconi a Pontecchio per ricordare il premio Nobel per la Fisica di cui lo scienziato bolognese fu insignito un secolo fa.
Il grande sforzo organizzativo di Camebo con l’ausilio di R.A.C.I. Registro Ancêtres Club Italia e sotto l’egida di A.S.I Automotoclub Storico Italiano e supportato da Sittam Trasporti Internazionali, Banca Popolare dell’Emilia Romagna e Pilot Pen, con l’Alto riconoscimento del Presidente della Repubblica, ed il patrocinio della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna e dei Comuni di Bologna, di Castelfranco, di S.Agata e di S.Giovanni in Persiceto, con la collaborazione di Ascom Bologna, sarà pertanto quello di offrire lungo i viali della città, ai Giardini Margherita e lungo le strade della Provincia questo spezzone di storia bolognese.