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1.560 nuovi posti di lavoro nell’anno 2008 in provincia di Modena


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Diffusi i dati dell’indagine Excelsior 2008 che rilevano previsioni occupazionali, figure professionali e titoli di studio più richiesti dal sistema economico. In crescita il terziario, bene l’industria meccanica, in contrazione il tessile-abbigliamento, la ceramica e l’edilizia.

Sono stati presentati oggi presso la sede di Unioncamere a Roma, i risultati nazionali dell’indagine Excelsior. E’ ormai l’undicesima edizione di questa rilevazione, che si è affermata come l’unico sistema informativo che fornisce indicazioni sulle previsioni di assunzione delle imprese. Essa è realizzata a livello nazionale da Unioncamere Italiana in collaborazione con il Ministero del Lavoro, e coordinata a livello locale dalle singole Camere di Commercio. Il campo di indagine è costituito da tutte le imprese con almeno un dipendente tranne quelle agricole; rimangono inoltre esclusi la Pubblica Amministrazione e i liberi professionisti.

La Camera di Commercio di Modena, che cura la rilevazione presso le imprese della provincia, diffonde i dati territoriali dai quali risulta un saldo positivo nelle previsioni occupazionali, con 1.560 nuovi posti di lavoro nell’anno 2008, pari ad un tasso di sviluppo dello 0,8%.

I singoli settori dell’economia modenese contribuiscono in modo diverso alla creazione di nuova occupazione: i servizi si mostrano più dinamici, con un tasso di sviluppo dell’occupazione dell’1,2%. Al loro interno i servizi alle persone, istruzione e sanità hanno l’andamento migliore (+2,0%), seguiti dai trasporti e credito (+1,4%). Nell’industria si prevede che i nuovi posti di lavoro aumentino dello 0,6%: i settori trainanti sono la produzione di metalli e oggetti in metallo (+2,3%), i macchinari industriali ed elettrodomestici (+2,0%) e le macchine elettriche ed elettroniche (+2,0%); come negli anni precedenti perdono posti di lavoro il settore tessile-abbigliamento e la ceramica, settori da tempo orientati alla delocalizzazione della produzione. Dopo anni di crescita, anche l’edilizia prevede la perdita di 130 posti di lavoro.

Le figure professionali più richieste sono tutte con elevata specializzazione: tecnici dell’amministrazione e dell’organizzazione, personale addetto alla gestione degli stock e degli approvvigionamenti, addetti alla ristorazione e meccanici, montatori e manutentori.
Le imprese ricercano sempre più personale con titolo di studio superiore alla scuola dell’obbligo.
Le lauree più richieste sono ingegneria (nelle varie specializzazioni) e le lauree ad indirizzo economico. Il diploma di gran lunga più indicato come preferenza è l’indirizzo amministrativo – contabile, seguito dal meccanico. Tra le qualifiche professionali, le più spendibili sono quelle ad indirizzo socio – sanitario e meccanico.

Per una completa illustrazione dei dati prodotti dall’indagine, la Camera di Commercio sta realizzando una pubblicazione che può essere richiesta all’Ufficio Statistica – tel. 059/208214 e verrà resa disponibile anche sul sito internet dell’ente Camera di Commercio.