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Carpi: resoconto Consiglio comunale di giovedì 11 settembre


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“Abbiamo appreso dai quotidiani le minacce e le intimidazioni rivolte al Segretario della sezione carpigiana e vice segretario regionale dell’Udeur, Luca Cioffo. Stante la presenza del Gruppo Udeur in questo consesso, credo che il Consiglio e l’amministrazione tutta non possano esimersi dall’esprimere una forte preoccupazione (oltre che la ovvia condanna) per atti inqualificabili e non giustificati da alcuna ragione, ai quali fino ad ora la nostra città non era avvezza. Esprimiamo altresì l’augurio che le forze dell’ordine facciano al più presto luce, affinché avvenimenti di tal fatta non abbiano più a ripetersi”.

Così la Presidente del Consiglio comunale Ada Menozzi ha aperto la seduta del civico consesso di giovedì 11 settembre, ricordando poi brevemente, su sollecitazione della consigliera Cocozza (Pd), anche i caduti delle Torri gemelle.

Subito dopo Menozzi ha comunicato che la consigliera Lorena Borsari, fino ad ora nel Gruppo consiliare indipendente, ha dato vita al gruppo Italia dei Valori-Lista Di Pietro. Al riguardo il capogruppo di Forza Italia Roberto Andreoli ha segnalato la sua intenzione di depositare un ordine del giorno nel quale chiede di aggiornare il Regolamento comunale “carente nel campo della definizione della fisionomia di Gruppo – ha detto – visto che la scelta della Borsari è solo l’ultima di una serie di fatti che riguardano le legittime richieste di consiglieri votati nel 2004 di modificare la propria appartenenza”.

L’assessore allo Sport e Benessere Carmelo Alberto D’Addese aveva in precedenza risposto ad un’interrogazione di Luca Ghelfi (Pl) sulla nuova piscina, nella quale si chiedeva conto delle sorti di questo impianto sportivo. D’Addese ha replicato a Ghelfi che il progetto definitivo approvato dal Consiglio prevedeva un costo pari a 11 milioni di euro, e che prima dell’approvazione del progetto esecutivo si è dovuto adeguarlo alla nuove normative antisismiche e sul risparmio energetico, il che ha comportato un aumento dei costi: “la Giunta, avendo appreso solo all’atto della consegna del progetto esecutivo dell’importo finale dell’opera, ha convocato le parti allo scopo di rivedere i costi dell’intero progetto e ridurre la spesa a quelli inizialmente preventivati, maggiorati solo dei costi derivanti dagli adeguamenti normativi. I tecnici comunali insieme ai progettisti – ha detto – stanno completando la revisione del progetto in modo da arrivare ad un piano esecutivo che tenga conto di questo e non mancheremo di presentarlo alla Commissione consiliare appena pronto. Riteniamo indispensabile comunque riflettere attentamente prima di arrivare al progetto esecutivo, anche se questo potrà comportare qualche mese di ritardo rispetto alla consegna dei lavori prevista”. Ghelfi ha sottolineato come la nuova piscina rischi di essere un miraggio visti i tempi lunghi che caratterizzano il progetto e che ci sarebbe bisogno di un poco di autocritica. “La città ha bisogno di progetti concreti non faraonici”.

L’assessore al Commercio e Centro storico Lella Rizzi ha poi risposto ad una seconda interrogazione, questa volta di Massimo Valentini (Prc), sulla copertura della lapide che ricorda la breccia di Porta Pia sul Torrione degli Spagnoli ad opera di uno striscione nel corso della Festa più pazza del mondo del giugno scorso. “L’amministrazione – ha chiesto Valentini – era al corrente di questo occultamento? Non ritiene grave una così scarsa sensibilità verso una lapide che richiama la storia e la memoria di quella cultura laica così presente e diffusa sul nostro territorio?” Rizzi ha spiegato che gli striscioni e i manifesti esposti nel corso di manifestazioni come la Festa più pazza del mondo non hanno bisogno di autorizzazioni. “In questo caso però gli organizzatori hanno utilizzato una parte di edificio pubblico non strettamente riservata alla manifestazione – ha detto l’assessore – Glielo abbiamo fatto notare e subito dopo hanno presentato un’integrazione alla domanda che ha ottenuto un nulla osta tecnico senza prescrizioni precise dagli uffici comunali, che dava l’ok per l’esposizione dello striscione sul Torrione. In caso di domande dell’ultimo minuto cerchiamo di essere collaborativi per dare l’assenso a queste richieste ma chi ha fatto l’istruttoria non era a conoscenza del fatto che la sera prima lo striscione era stato fatto togliere: inoltre non si è valutato che uno striscione di 10 metri per 6 avrebbe coperto la lapide sulla facciata del Torrione. Siamo dispiaciuti che qualcuno si sia offeso visto che questa mancanza di sensibilità nei confronti di un avvenimento così importante come la breccia di Porta Pia non è di certo presente nella Giunta comunale. Questo episodio servirà per il futuro e faremo in modo che non si ripeta”. Il consigliere Valentini dal canto suo ha spiegato che non era suo interesse quello di formalizzarsi su queste questioni ma che va messo in luce un aspetto della storia italiana che culturalmente pare essere ultimamente poco riconosciuta come essenziale. Sarebbe utile piuttosto una mappatura dei ‘sacri luoghi’ presenti sul territorio per evitare casi simili e che toccano sensibilità esistenti”.

In conclusione di seduta il civico consesso ha valutato infine l’urgenza di un ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega nord Padania Argio Alboresi e relativo tra l’altro alla sua richiesta di dimissioni dell’intero consiglio di amministrazione di Aimag spa. I gruppi Pd e Pdci hanno votato contro la richiesta di urgenza (a favore invece si sono espressi Fi, Rc, Leganord): il documento non è stato dunque discusso.