Home Modena Aimi (AN-PDL): la sanità modenese sfora e la Regione paga

Aimi (AN-PDL): la sanità modenese sfora e la Regione paga


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“Spese oltre il budget della sanità modenese? Bilanci in rosso? Niente paura la Regione allenterà i cordoni della borsa e appianerà i debiti.
Naturalmente con i soldi dei contribuenti”. Ad affermarlo è Enrico Aimi, Presidente Provinciale di Alleanza Nazionale e Consigliere Regionale del Popolo della Libertà.


“Nella schiera dei fanalini di coda che fanno ormai parte del suo quotidiano, Modena ne aggiunge un altro: il passivo clamoroso di 7,9 milioni di euro della propria sanità che le vale l’ultimo posto in
regione. Poteva forse essere evitato? Certamente no, dato che, come dimostrano i debiti accumulati negli ultimi anni, nonostante non fosse
stato più tempo di vacche grasse, gli amministratori modenesi hanno fatto di tutto pur di non figurare virtuosi. È crepata l’avarizia insomma, ma purtroppo in negativo. Non siamo qui a contestare la qualità della sanità
modenese, quanto l’eccessivo lustro che si è voluto dare alla stessa con scelte che ci permettiamo di contestare. Tutti felici a sinistra –
ricordate? – quando è stato il momento di approvare i progetti e di costruire il nuovo ospedale a Baggiovara; tutti d’accordo sotto sotto, nel tagliare i servizi ai piccoli nosocomi di provincia, eccellenti, funzionanti e con un elevato bacino d’utenza, il tutto per favorire una
novità come il sant’Agostino Estense scomoda nel’accesso e già superata ancora prima di essere inaugurata.

Oggi però arriva il conto. Baggiovara non funziona ancora completamente e si sta rivelando una sorta di pozzo delle speranze e dei desideri che continua però ad inghiottire denaro in modo documentatamente spropositato. Conseguenze del passo più lungo della gamba? Noi crediamo di sì anche perché il “buco” è reale e sotto gli occhi
di tutti. Nessuna paura però perché “Mamma Regione”, vestiti i panni del “Soccorso rosso”, si è detta subito disponibile a ricoprire il “fuori
fido”, manco a dirlo con i soldi della collettività. E’ vero, nel conto totale non è minimale il prezzo che paghiamo per il sostegno sanitario ad
un’immigrazione che nella nostra provincia è in continuo costante aumento e che, pur priva di contributi a monte, necessita di tutte quelle forme di assistenza e profilassi di cui la nostra società dispone, ma delle due l’una o è la Regione che ha sbagliato nel preventivare i costi e di
conseguenza i fondi da destinare alla stessa o sono stati gli amministratori locali ad usare i budget assegnati loro con sorprendente
facilità. In ambedue i casi comunque una cosa è certa: a pagare sarà sempre e solo il povero contribuente Pantalone”.