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Sicurezza stradale: Cna e Inail presentano il progetto ‘Tir-Iguarda’


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Sicurezza stradale sempre più in primo piano. Ogni giorno in Italia, si verificano in media 652 incidenti (dati ACI/Istat). Nel 2006 sono stati 238.124 (-0,8% rispetto al 2005). I veicoli merci coinvolti costituiscono circa il 7,2% del totale. Sempre le statistiche evidenziano come gli incidenti coinvolgono, nella maggior parte dei casi, due o più mezzi (182.084). Nel periodo 2000-2006, il numero complessivo degli incidenti è diminuito (da 256.546 del 2000 a 238.124 del 2006) come pure il numero di feriti e deceduti. Quasi il 50% degli incidenti avviene in tre regioni: l’Emilia Romagna (12,4%) è al secondo posto dietro la Lombardia. Nonostante il lieve regresso, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte nella popolazione italiana sotto i 40 anni. I dati sull’incidentalità sottolineano come una mobilità sicura e sostenibile rappresenti un obiettivo prioritario, coinvolgendo ogni giorno tutti coloro che si trovano sulle strade. Tra questi gli autotrasportatori, per i quali gli incidenti costituiscono veri e propri infortuni sul lavoro.

Per fronteggiare questo problema, le istituzioni hanno predisposto norme per regolare il trasporto e tutelare la sicurezza stradale. Misure specifiche (ad esempio la Carta di qualificazione del conducente) sono state introdotte per gli autotrasportatori. Al di là dell’incidenza limitata del trasporto merci sul totale degli incidenti, resta il problema di creare maggior sicurezza in rapporto ad una circolazione di veicoli merci sempre più elevata conseguente alla crescita continua della domanda di trasporto merci su gomma. C’è dunque bisogno di monitorare attentamente la realtà del comparto, tenuto conto che gli studi sinora effettuati, hanno evidenziato come oltre il 18% degli incidenti avvenga tra le 22,00 di sera e le 7,00 del mattino e come nel 15% dei casi, la guida distratta sembra essere quella prevalente, unitamente al “colpo di sonno”.

Alla luce di questi dati CNA e INAIL, in collaborazione con ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), hanno deciso di dar vita al progetto Tir-Iguarda, che, come spiegato da Giovanni Montali, Segretario CNA-FITA e Alessandro Crisci, Direttore INAIL Emilia Romagna – nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi questa mattina a Bologna – “si propone di intervenire sulle cause degli incidenti, attraverso informazione e formazione, per affermare una vera e propria cultura della sicurezza ed un modello di comportamento alla guida di un mezzo pesante. L’ obiettivo è: dare più sicurezza sul lavoro agli autotrasportatori e prevenire i fattori di rischio puntando su competenze, competitività e preparazione”.
Tir-Iguarda si propone di monitorare, attraverso un questionario, gli atteggiamenti alla guida di un campione di autotrasportatori della regione, iniziando con una prima tranche di 450 imprenditori operanti nelle province di Bologna, Forlì-Cesena e Parma. L’elaborazione dei dati consentirà di sintetizzare i fattori critici sui quali intervenire con azioni mirate per il cambiamento dei comportamenti errati. Ma sarà monitorato anche lo stato fisico degli autotrasportatori mediante uno screening visivo che consentirà di valutarne la capacità percettiva. “I test visivi – ha sottolineato Daniele Dondarini, coordinatore regionale di CNA Benesseree Sanità – saranno somministrati da un’equipe multidisciplinare, con ricercatori sociali e ottici–optometristi coordinati da docenti dell’Università Bocconi di Milano. L’elaborazione dei dati emersi dalla ricerca ed il report scientifico consentiranno di sviluppare un modello di intervento sulla categoria. Contemporaneamente sarà avviata un’attività formativa, attraverso corsi specifici, per fornire agli autotrasportatori nuove competenze relative alle capacità di attivare procedure preventive e di controllo”.

CNA ed INAIL hanno anche realizzato un opuscolo informativo sulle novità relative a tempi di guida e riposo, direttiva sull’orario di lavoro, tachigrafo digitale, che è stato inviato a tutte le imprese di autotrasporto dell’Emilia Romagna.
“Il tema della sicurezza sul lavoro e della prevenzione dei fattori di rischio – ha concluso Giovanni Montali – è fondamentale e non solo perché i gravi incidenti verificatesi negli ultimi mesi hanno concentrato su questi aspetti l’attenzione dell’opinione pubblica. Il settore dell’autotrasporto intende fare la propria parte per far emergere i fattori di professionalità e preparazione che contraddistinguono le imprese che operano in questa regione. Ma per un discorso completo sulla sicurezza non si può tuttavia tacere dell’assoluta inadeguatezza delle infrastrutture, tanto più in una regione come l’Emilia Romagna, snodo vitale per il traffico nazionale ed internazionale. Una carenza, quella delle infrastrutture, che penalizza la mobilità e crea ulteriori elementi di disagio e pericolo. In questo senso è preoccupante che la Corte dei Conti abbia tagliato il rafforzamento sulla Pontremolese il cui obiettivo era la riduzione del trasporto su gomma per spostarlo su ferrovia. Sono ormai improcrastinabili l’attuazione e il completamento dell’Alta Velocità/Alta Capacità, per non parlare della Cispadana, della Romea e degli interventi nel comprensorio ceramico a Sassuolo”.