Come i cittadini di Finale Emilia sanno, dal mese di agosto e in via sperimentale fino a novembre – recependo una legge regionale – è stato istituito a Finale Emilia nella giornata del lunedi il mercato contadino per la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli locali delle loro produzioni agricole.
Se da un lato, richiamandosi alla presunta libera concorrenza necessaria nel commercio, si offre una ulteriore possibilità di acquisto per i cittadini e di reddito per gli imprenditori agricoli, non sempre a nostro avviso viene messo in atto quanto in realtà richiesto dallo spirito della legge e sul quale l’amministrazione deve vigilare.
Il poter beneficiare di uno spazio gratuito in cui non si paga l’occupazione suolo pubblico e la tassa rifiuti e a normative fiscali di favore quali il non assoggettamento agli studi di settore, deve coincidere naturalmente con una opportunità di risparmio reale per il consumatore a parità di qualità di prodotto e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie.
Riteniamo che sia dovere dell’amministrazione verificare durante il periodo della sperimentazione quanto da noi esposto per poi discuterne nella consulta dell’economia e del lavoro.
(Confsercenti, CNA, Lapam e Ascom-Confcommercio)