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Referendum Aimag: le ragioni del SI al referendum


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Per sostenere il SI al referendum contro la privatizzazione Aimag, questo pomeriggio intervengono a Carpi esponenti nazionali dei partiti della sinistra impegnati per il SI nella campagna referendaria.


Alle 18.30 in piazza Martiri interverranno Giovanni Russo Spena, già capogruppo PRC al senato e ora nella direzione nazione nazionale del PRC, Barbara Diolaiti, componente della segreteria nazionale dei Verdi e Vittorio Molinari, responsabile ambiente di SD Modena.

L’appuntamento referendario è una giornata importante per tutto il movimento impegnato nella difesa dei beni comuni, a partire dall’acqua, perché per la prima volta in Italia questo tema esce dalle aule istituzionali per cedere la parola ai cittadini.
Il referendum è infatti una tappa fondamentale perchè permette di rimettere in discussione la scelta adottata, e riempie il vuoto di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini con cui i Comuni soci di AIMAG hanno affrontato questo tema.
Fra le motivazioni a sostegno del SI l’aumento certo delle tariffe del 30%, aumento necessario per garantire i profitti ai privati che entreranno nella compagine societaria. Ma non solo, il referendum permette di svelare quanto sia demagogica e priva di fondamento la posizione di quanti sostengono la privatizzazione quale strumento di efficienza dei servizi. Sono le storie delle tante privatizzazioni italiane a raccontarlo: aumento medio delle bollette dei servizi idrici privatizzati del 35% e gestori che hanno investito meno del 10% di quanto avevano promesso. Numeri che hanno già indotto diversi Enti locali a ripubblicizzare il servizio idrico dopo le proteste dei cittadini.
Ma le ragioni che ci portano a sostenere il referendum non sono solo economiche, perché impedendo la privatizzazione di AIMAG si garantisce il controllo pubblico di servizi essenziali per la tutela del territorio e dell’ambiente. Politiche che per essere realmente sostenibili passano attraverso la riduzione dei consumi e lo sviluppo della raccolta differenziata: scelte incompatibili con privati interessati ad ottenere il massimo profitto dai propri investimenti.
Ricordiamo poi come il tema dell’accesso ai beni comuni si ponga a livello globale, pensiamo ad esempio alla crisi idrica planetaria, e di come l’acqua sia utilizzata come elemento di dominio di interi paesi che vedono minacciato il loro approvvigionamento idrico (Palestina e Kurdistan, ecc…).
Per tutti questi motivi i partiti della sinistra che sostengono il SI al referendum contro la privatizzazione di AIMAG invitano tutti i cittadini a partecipare alla consultazione per difendere e valorizzare una società patrimonio di tutta la collettività e sottrarre beni comuni come l’acqua e l’energia alla mercificazione.