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Tangenziale Nonantola: Anas chiuderà il contratto con la ditta Lauro


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L’Anas procederà al recesso del contratto con la ditta Lauro per la realizzazione della tangenziale di Nonantola, e questo consentirà alla Provincia di avviare una nuova gara d’appalto. Lo ha comunicato il condirettore generale di Anas, Michele Minenna, al presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, dopo un incontro a Roma la scorsa settimana per risolvere il contenzioso con la ditta che nel 1999 si era aggiudicata i lavori di realizzazione della variante alla strada provinciale 255.


Nell’agosto scorso il presidente della Provincia aveva scritto ai vertici Anas manifestando l’intenzione di procedere all’indizione di una nuova gara «visto ormai inutile ogni ulteriore tentativo di positiva composizione della vicenda», a fronte della «impossibilità di conseguire l’assenso da parte dell’Ati Lauro-IOS al trasferimento alla Provincia del rapporto contrattuale in essere». L’appalto, infatti, era stato assegnato da Anas, titolare all’epoca dell’intervento che successivamente è stato “ereditato” dalla Provincia in base a un accordo con il quale è stata trasferita la realizzazione di alcune opere viarie, tra cui la Pedemontana, il quarto stralcio della Modena-Sassuolo e, appunto, la tangenziale di Nonantola.

Il primo stralcio partirà da via Gazzate (innesto lato Modena) per arrivare alla rotatoria di via Fossa Signora e da qui proseguire fino allo svincolamento a rotatoria sulla strada provinciale 14 di Castelfranco. Il progetto della tangenziale prevede un tracciato di circa sette chilometri con la realizzazione di rotatorie all’inizio e alla fine del tracciato, così come nelle principali intersezioni con la viabilità comunale. Sono in programma anche tre sottopassi in coincidenza con via Gazzate, via di Mezzo e via Mislè. L’investimento complessivo sarà di circa 43 milioni, compresa l’acquisizione delle aree. La Provincia ha già completato tutti gli accordi con i proprietari, e entro la fine dell’anno saranno liquidate le indennità stabilite, per una cifra intorno ai 9 milioni di euro.