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Bologna: percorsi di stabilizzazione del personale precario e piano assunzioni


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Prima dell’apertura della seduta del Consiglio Provinciale di ieri pomeriggio, un gruppo di lavoratori precari della Provincia ha manifestato fuori e dentro l’aula chiedendo la solidarietà e l’impegno di tutti i gruppi consiliari per una soluzione della loro situazione (63 lavoratori a tempo determinato in scadenza di contratto). Di seguito, su questo problema sono stati
presentati 3 ordini del giorno collegati alla delibera sulla variazione di bilancio.


Il solo documento approvato è stato quello presentato da Pd, Pdci, Verdi, Sd e Idv, che sottolinea come “l’impegno della Provincia in favore delle stabilizzazioni sia testimoniato dalla significativa riduzione di incarichi professionali in favore di forme di lavoro dipendente e dalle scelte del Piano assunzioni 2007/2009”.

Il processo iniziato con il Piano assunzioni
2007, continua l’odg, è stato però bruscamente sospeso dal vincolo normativo imposto dal Decreto legislativo 112 (del ministro Brunetta), convertito nella Legge 133/2208.
Il documento, approvato con 22 voti a favore (Pd, Pdci, Verdi, Sd e Idv) e 9 contrari (Fi-Pdl, An-Pdl, Gdl e Prc), invita inoltre la Giunta a
riprendere il percorso delle stabilizzazioni con l’obiettivo di mantenere la qualità dei servizi.
Sullo stesso argomento sono stati presentati e non approvati altri due documenti.
Quello dei Gruppi di minoranza (Fi-Pdl, An-Pdl e Gdl) denuncia “la critica situazione finanziaria” che ha portato all’uscita dal Patto di stabilità e
“la scelta di sacrificare il personale precario compiuta dall’ente per far quadrare il bilancio”, esprime solidarietà a tutti i precari della
Provincia e auspica un impegno dell’amministrazione per affrontare e
risolvere questo drammatico problema.
Il documento firmato dai consiglieri del Prc, recita che “a fronte del grave stato in cui versa la Provincia, sia sotto il profilo economico sia
per i riflessi che questo ha sull’aspetto sociale delle scelte dell’amministrazione”, invita “la presidente Draghetti, la giunta e i
gruppi consiliari ad una riflessione critica e autocritica circa la gestione delle politiche di bilancio, a non mascherare le responsabilità
delle amministrazioni locali nella gestione economica dietro quelle dei ‘cattivi governi’ e a completare il percorso di assunzione del personale
precario”.