Home Attualita' ”Laboratorio Rosta”: ieri l’apertura dei lavori con l’intervento del Sindaco

”Laboratorio Rosta”: ieri l’apertura dei lavori con l’intervento del Sindaco


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Il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, ha aperto ieri i lavori di Laboratorio Rosta Nuova, denso programma di iniziative pubbliche per promuovere, insieme a cittadini e giovani architetti, la cura, il restauro e la riqualificazione degli spazi pubblici del quartiere progettato da Enea Manfredini insieme a Franco Albini e Franca Helg, nel 1956.

Erano presenti, tra gli altri, l’assessore alla città storica Mimmo Spadoni che ha partecipato al sopralluogo dei giovani architetti nel quartiere, l’assessore alla scuola e università Iuna Sassi, il presidente della Circoscrizione cinque Giordano Biancolini.

“Sono felice di tornare alla Rosta Nuova e di poter riprendere un discorso che avevamo iniziato con Fotografia Europea nel 2007 – ha detto il sindaco – considerando questo quartiere come un pezzo di città nato in modo esemplare, un quartiere come vorremmo fossero tutti, progettato per le relazioni e l’incontro, con al centro polarità vere, come la piazza, la scuola, la biblioteca. Vogliamo che tutto ciò continui a esistere. Il percorso che abbiamo fatto da un anno a questa parte ci ha fatto prendere consapevolezza di ciò che questo quartiere è stato e di ciò che rischiamo di perdere, se non ne abbiamo cura, se non interveniamo rispetto alle solitudini e alle trasformazioni sociali. Per questo abbiamo deciso di fare un focus qui, con l’intenzione di portare l’effetto città dal centro storico ai quartieri e alle ville di Reggio, vedendo anche evolvere l’effetto città in effetto comunità. Il laboratorio che avviamo oggi, non è dunque solo uno studio tecnico, è un dialogo, un confronto è anche un riflettere sul presente e sul futuro. Un dialogo che qui è possibile, perché qui c’è una comunità che ha saputo tenere e sui possiamo contare”.

Il workshop di progettazione e confronto, coordinato da Luca Molinari e Simona Galateo in programma fino al 5 ottobre, per ridefinire, insieme a giovani architetti e cittadini, piazze, strade e parcheggi del quartiere, proseguirà domani, venerdì 3 ottobre, dalle 9 alle 18 con gli studi dei progettisti e il confronto con il pubblico e alle 21 in piazza Pablo Neruda con lo spettacolo, a cura del Teatro della fragola, Rosta Nuova domani, come la vogliamo?. A seguire ala proiezione del video “Giri di parole” e “Rosta Nuova 1960”, a cura di Teatro dei Quartieri (in caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà nella parrocchia di Sant’Antonio).

Il laboratorio è affiancato da un’iniziativa di memoria e narrazione collettiva, avviata con il Polo cinque, dal titolo “Locanda della memoria”, raccolta di memorie e testimonianze del
quartiere, che si inserisce nel progetto complessivo, per accompagnare l’armonizzazione urbanistica con la crescita sociale, il rilancio della quartiere e dei legami sociali tra i nuovi abitanti.

L’idea del ‘Laboratorio Rosta’ nasce dalla manifestazione di Fotografia Europea 2007, che aveva acceso i riflettori nello storico quartiere della città, “progettato per le relazioni e per l’incontro, con al centro polarità vere come la piazza, la scuola, la biblioteca” come ricordò il sindaco.
Inserito nel processo di elaborazione del Piano strutturale comunale e del Piano dei servizi, il confronto di questi giorni è in funzione dei nuovi bisogni dei cittadini e di una nuova qualità dell’ambiente, dei servizi e delle relazioni.
Il percorso con i cittadini e il quartiere porterà alla individuazione di diverse idee e suggestioni progettuali attraverso iniziative di carattere socio/culturale, ed è accompagnato dal coinvolgimento di giovani architetti ‘under 40’, ai quali viene offerta un’importante occasione di approfondimento. Insieme ai cittadini di Rosta, alla ‘cinque giorni’ promossa dagli Assessorati comunali alla Città storica, all’Urbanistica, al Decentramento e dalla quinta Circoscrizione partecipano cinque ingegneri e architetti professionisti (singoli o associati) iscritti agli Ordini della Provincia di Reggio Emilia e di età inferiore ai 40 anni, selezionati da una commissione tecnica composta da dirigenti del Comune di Reggio, rappresentanti dell’Ordine degli Architetti e dell’Ordine degli Ingegneri e dai curatori scientifici dell’iniziativa.

I partecipanti al workshop sono ACZ studio di architettura, Ludens architetti, Emanuela Rossi, BB studio architettura e design, Notari e Panciroli associati.
Il lavoro dei giovani professionisti è affiancato dallo studio professionale ‘ma0’ di Roma.

Il programma del workshop è stato preparato con incontri preliminari avvenuti nella sede della quinta Circoscrizione, i cittadini hanno proposto numerosi argomenti sui quali focalizzare il lavoro di progettazione, che saranno al centro del workshop, partendo dalla constatazione di trovarsi di fronte ad un quartiere vivibile, ma in profonda trasformazione. Una trasformazione che, nonostante l’architettura studiata per rispondere a una dimensione dell’abitare sul modello di un “centro storico” anziché di una “periferia”, sta inesorabilmente incanalando la vita dei residenti verso un rapporto più anonimo con il quartiere.
I cittadini hanno segnalato la necessità di una maggiore vivacità, ricordando un passato in cui il quartiere viveva nelle 24 ore e non, come oggi, solo nel periodo che sancisce l’ingresso o l’uscita dei bambini da scuola.

È dunque emersa evidente la necessità di ripensare il significato del termine “vivibilità”. Di conseguenza, i temi proposti nel corso degli incontri sono stati il ritorno dei negozi e le nuove funzioni dei negozi sfitti, la valorizzazione della biblioteca e del cinema Rosebud, i mercati nella nuova piazza o lungo via Wybicki.
Riguardo alla mobilità, seguendo i concetti delle ‘zone 30’ l’attenzione sarà focalizzata sull’asse di via Wybicki, lungo i marciapiedi della via e di piazza Pablo Neruda; la realizzazione di garage al servizio delle abitazioni; la progettazione dell’asse di collegamento via Medaglie d’Oro della Resistenza, tra il quartiere Rosta nuova e i servizi presenti nel parco Noce nero (scuole elementari e medie, centro sociale, cinema Rosebud); la progettazione dell’anello stradale che delimita il quartiere Rosta nuova.
Oltre ai luoghi citati, la progettazione riguarderà anche il rapporto spaziale e funzionale della biblioteca con piazza Neruda.
Particolare attenzione sarà riservata ad arredo urbano, illuminazione, manutenzione del verde ed eliminazione delle barriere architettoniche.