“Ci sarebbero le ragioni per rompere con la Cgil anche in Emilia-Romagna, ma teniamo i nervi saldi e vediamo se è possibile continuare il dialogo come è sempre stato in passato anche in momenti difficili per l’unità sindacale”.
Così Piero Ragazzini, segretario generale della Cisl dell’Emilia-Romagna, alle prese con l’organizzazione della partecipazione degli iscritti alla manifestazione nazionale Cisl che si terrà sabato 4 novembre al palazzetto dello sport a Roma.
“Una iniziativa -spiega Ragazzini- per ribadire che la Cisl vuole unire il Paese per superare la grave crisi economica; intende contrattare per migliorare le condizioni salariali dei lavoratori e dei pensionati; si mobilita per modificare le politiche del governo sulla pubblica amministrazione (“no ai tagli si alla riforma”) ed a favore di un sistema scolastico che non colpisca solo gli addetti ma sia fonte di crescita per tutti i cittadini”.
Infine, conclude Ragazzini,“la Cisl si mobilita perché siano trovate le risorse per il fondo nazionale sulla non autosufficienza, pena la non tenuta economica di quello regionale e per aprire il confronto su un federalismo fiscale solidale, che consenta di non aumentare la pressione fiscale a livello locale”.