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A Tecnargilla si è parlato di sicurezza delle macchine


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Infortuni alle macchine e misure di prevenzione nel comparto ceramico. Si è parlato di questo il 2 ottobre, presso la Sala Diotallevi, al seminario dal titolo “Macchine sicure in ceramica: cosa cambia con il nuovo Testo Unico”.

L’incontro si è svolto nell’ambito di Tecnargilla 2008, il salone internazionale delle tecnologie per la ceramica e il laterizio organizzato da Rimini Fiera Spa, in collaborazione con Acimac (Associazione Costruttori Italiani Macchine e Attrezzature per Ceramica).
A introdurre i lavori è stato Paolo Gambuli, Direttore Generale di Acimac: “Già nel ‘95 quando è entrata in vigore la prima direttiva macchine, Acimac ha attuato con un anno di anticipo le misure di sicurezza previste, lanciando così un segnale preciso di attenzione al tema. Questa sensibilità nel tempo ha pagato – ha detto ieri Gambuli – tanto che il numero degli infortuni su macchine nel settore ceramico è progressivamente in calo rispetto agli anni precedenti. I risultati positivi sono frutto del lavoro del costruttore della macchina, di iniziative promosse in campo di formazione e informazione sul tema. In quest’ottica è stato fondamentale costruire un rapporto stretto, di co-gestione del tema, con Confindustria Ceramica”.
Anche con la certificazione Acimac Quality Mark, il marchio di prodotto che certifica la qualità e l’affidabilità dei macchinari e delle tecnologie, l’Associazione costruttori italiani macchine e attrezzature per ceramica ha ribadito di avere a cuore la causa della sicurezza. A effettuare i controlli è TÜV Italia, l’ente certificatore internazionale che assicura la conformità degli impianti alla specifica tecnica di riferimento. “Il prezzo non è l’unico fattore da valutare al momento dell’acquisto della macchina – ha aggiunto Gambuli -: un occhio di riguardo lo meritano sempre la qualità e l’affidabilità del prodotto”.

Particolarmente interessante per il distretto di Sassuolo sono stati i risultati presentati da Adriana Giannini, Direttore Dipartimento di Sanità Pubblica – AUSL Modena, che ha portato a termine un’analisi approfondita sull’andamento infortunistico legata alle macchine in ceramica e che ne attesta la progressiva diminuzione.

Secondo tutti i relatori presenti al seminario la progettazione ottimale della sicurezza può avvenire solo attraverso un confronto integrato costante delle due parti in causa: il datore di lavoro, che acquista l’impianto, e il costruttore della macchina, che invece la mette in vendita. Entrambi sono tenuti al rispetto di alcune regole e hanno una serie di obblighi relativi, ad esempio, all’installazione, uso e manutenzione della macchina, ai controlli delle attrezzature di lavoro, alla valutazione del rischio elettrico e dei lavori sotto tensione. Per non parlare poi di rumore, vibrazioni, radiazioni, sostanze pericolose e agenti cancerogeni, esplosioni e incendi: sono tutti pericoli da prevenire.