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Bologna: riprende la rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere”


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Tutti sosteniamo di amare i bambini, ma di quale amore li amiamo? Il sentimento che proviamo per i figli è univoco e uguale ovunque, oppure è declinato in forme ed espressioni diverse nelle varie parti del mondo? E’ un istinto naturale o piuttosto una manifestazione culturale? E soprattutto, di che cosa hanno bisogno i bambini, qui e altrove, per crescere bene?

L’autrice, forte della duplice esperienza come psichiatra dell’infanzia operatrice di medici senza frontiere, osserva la situazione dei minori nelle famiglie occidentali e in quelle provenienti da lontano, perché solo attraverso il confronto con altre civiltà è possibile comprendere il mondo dei bambini in maniera più completa e meno inquinata da pregiudizi. Un viaggio rivelatore, una deviazione rispetto ai percorsi usuali, che abbatte tante barriere e fa luce su temi complessi come il desiderio di maternità, il mestiere di genitore, i vari modi di educare e proteggere i bambini, le differenze tra una cultura e un’altra. Per individuare i reali bisogni dei piccoli in quanto persone e aiutare i genitori e l’intera comunità a considerare l’amore verso i figli in maniera più aperta.

Riprende la rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere”. Giovedì 9 ottobre, alle 18.30, sala dello Zodiaco Via Zamboni, 13, Marie Rose Moro, autrice del libro “Maternità e amore. Quello di cui hanno bisogno i bambini per crescere bene qui e altrove.
L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.

Marie Rose Moro, specializzata in psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, psicanalista, titolare di cattedra all’Università di Parigi, si occupa da oltre quindici anni dei problemi dell’età infantile.
Questo libro, best – seller in Francia, è stato pubblicato in tutta Europa.

La rassegna “Gli scrittori raccontano la fatica di crescere” è organizzata dal Programma Accendi Molti Fuochi dell’Azienda USL di Bologna e dalla fondazione Demetrio Benni, con il patrocinio di Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Istituzione Gian Franco Minguzzi.