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Iniziativa sulla scuola promossa dalla Sinistra modenese


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Al centro della manifestazione nazionale “Un’altra politica per un’altra Italia” in programma sabato 11 ottobre a Roma trova ampio spazio la difesa della scuola pubblica, messa a repentaglio nelle sue fondamenta dalla proposta del Ministro Gelmini.

Per questo motivo il comitato locale a sostegno della manifestazione (composto da PRC, PdCI, Sinistra Democratica e Verdi) organizza per oggi, martedì 7 ottobre, alle ore 20.30 presso la sala Giacomo Ulivi dell’Istituto Storico l’iniziativa “Difendiamo la scuola pubblica” per conoscere il provvedimento del Ministro e favorire la più ampia mobilitazione di forze politiche e sociali, ma anche di insegnanti, genitori e studenti, contro una riforma che rischia di cancellare la scuola per come l’abbiamo conosciuta fino ad ora.
Interverranno Domenico Ragozzino, responsabile nazionale studenti dei Giovani Comunisti, Piergiorgio Bergonzi, responsabile dipartimento scuola PdCI e Mara Mellace della CGIL scuola di Modena.

La pericolosità della riforma Gelmini sta nella progressiva sottrazione di risorse e strumenti preziosi affinché la scuola svolga quel ruolo di educazione e inserimento nella società che fino ad ora la ha contraddistinta. 140.000 insegnanti e personale tecnico in meno nel 2009 e 8 miliardi di € di tagli già previsti in finanziaria: tagli che comporteranno la riduzione dell’orario di lezione, che scende a 24 ore settimanali, la reintroduzione del maestro unico e l’eliminazione del tempo pieno.
Riduzione di risorse per fare cassa, come ha più volte sostenuto il Ministro Tremonti, quando i capitoli di spesa pubblica da ridurre ci sarebbero, a partire dai finanziamenti alle scuole private.

Ad una scuola educativa e formativa che accompagnava i bambini nell’arco di tutta la giornata, rappresentando un fondamentale sostegno per tante famiglie – in provincia di Modena l’85% degli alunni frequentano il tempo pieno – il Governo sostituisce un sistema generatore di ulteriori disuguaglianze sociali. I primi pesanti effetti di queste scelte li vedremo, in particolare, sugli alunni in difficoltà, che si vedono ridurre le possibilità di programmi specifici, ma anche sulle famiglie senza rete parentale o con contratti di lavoro precario, con conseguenze sul piano professionale, dei diritti e sul reddito famigliare.
Per tutte queste ragioni le forze della Sinistra modenese si oppongono alla riforma del Ministro Gelmini e l’11 ottobre scenderanno in piazza a Roma per chiedere per l’Italia e la scuola un’altra politica.

Stefano Lugli
segretario provinciale PRC