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Nuovo Preside alla facoltà di Bioscienze e Biotecnologie


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Il prof. Sergio Ferrari, ordinario di Biologia Cellulare, è il nuovo Preside della facoltà di Bioscienze e Biotecnologie dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Toccherà a lui quindi raccogliere l’eredità del prof. Stefano Ferrari, prematuramente scomparso alla fine di agosto, guidando per il prossimo triennio una delle strutture accademiche più giovani dell’Ateneo emiliano.


Così si è espressa la grande maggioranza degli elettori, che martedì 7 ottobre 2008 ha esercitato il proprio diritto di voto. L’importanza dell’appuntamento è stata sottolineata anche dall’alta partecipazione al voto: su 69 elettori aventi diritto (tutti i professori ordinari, tutti i professori associati, i rappresentanti dei ricercatori e degli studenti presenti in Consiglio di facoltà) si sono recati all’urna in 65 (94.20%).
Il nome del prof. Sergio Ferrari è stato letto per 41 volte. Altri 23 voti, invece, sono andati sull’altro candidato il prof. Michele Zoli. Le schede bianche sono state 1 e le nulle 0.
Per effetto di questa votazione il prof. Sergio Ferrari dal 1° novembre si insedierà alla guida della facoltà e vi resterà fino alla scadenza del mandato, il 31 ottobre 2011.

“Nel momento in cui mi accingo a prendere la guida della facoltà – ha commentato il prof. Sergio Ferrari – debbo rivolgere un ringraziamento a quanti mi hanno sostenuto, ma anche agli altri colleghi rassicurandoli che sarà mio obiettivo prioritario perseguire nella gestione quello spirito di unità che ha sempre distinto la nostra facoltà e, soprattutto, che è stato sempre motivo conduttore dell’operato dell’amico e collega Stefano Ferrari. Nei prossimi mesi ci attendono prove importanti, prima fra tutte la nascita ed il decollo del Centro di Medicina Rigenerativa, che sarà intitolato proprio a Stefano e inaugurato il giorno 27 ottobre. La nostra facoltà ha già riordinato i corsi di laurea, come previsti dalla 270 del 2004, e questo ha permesso di caratterizzare sempre più e meglio la loro qualità. Il mio impegno sarà anche quello di tenere alto il livello ed il prestigio indiscusso della nostra ricerca, tanto fondamentale per la formazione di giovani che desiderano inserirsi con successo nei settori della ricerca biologica e biotecnologia. Non meno importanti saranno i problemi strutturali da risolvere perché la facoltà ha conosciuto uno sviluppo inatteso: anche quest’anno le matricole saranno oltre 300 e gli iscritti si avviano a superare quota mille. Questo ci pone la ricerca di soluzioni adeguate per quanto riguarda gli spazi, la capacità dei laboratori che vogliamo risolvere senza che abbia a risentirne il profitto degli studenti”.

Curriculum vitae
Il prof. Sergio Ferrari ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia summa cum laude nel 1975, presso l’Università di Modena e si è specializzato in Ematologia Clinica e di Laboratorio nel 1978, sempre all’Università di Modena. Ricercatore presso la cattedra di Ematologia della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena dal 1980 al 1992, è diventato Professore Associato di Biologia Cellulare nel 1992 e dal 1999 è Professore ordinario di Biologia Cellulare, dapprima nella facoltà di Medicina e Chirurgia e dal 2004 presso la facoltà di Bioscienze e Biotecnologie dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Attività di ricerca: dal 1975 al 1983 si è dedicato alla produzione di anticorpi specifici per il dsRNA, allo studio del metabolismo macromolecolare dei precursori messaggeriali e ribosomali in cellule normali e leucemiche. Ha studiato inoltre, mediante cinetiche di riassociazione DNA/DNA, di ibridizzazione cRNA/DNA e riassociazione cRNA/mRNA, la complessità cinetica, le classi di frequenza e l’abbondanza di popolazioni di DNA e di RNA messaggeri in popolazioni cellulari normali e leucemiche. Nello stesso periodo si è occupato dello studio dell’organizzazione genica e di espressione di oncogeni in leucemie acute e croniche. Nel 1980, una short EMBO fellowship presso il Beatson Institute for Cancer Research di Glasgow, U.K., con il Dr. George Birnie, gli ha permesso di mettere a punto le tecniche di screening differenziale di librerie di cDNA e caratterizzazione dei geni isolati. Dal 1983 al 1986, usufruendo di una post-doctoral fellowship, ha svolto attività di ricerca presso la Temple University, Department of Pathology, Filadelfia, USA, con il Dr. Renato Baserga, occupandosi dell’isolamento e caratterizzazione di geni ciclo relati umani e della loro localizzazione cromosomica. Dal 1987 si occupa dei meccanismi molecolari che sono alla base del blocco differenziativo dei blasti di leucemia mieloide acuta, di geni di regolazione del differenziamento e dell’apotosi, dell’identificazione delle proteine coinvolte nelle vie di trasduzione di tirosin-cinasi non recettoriali e del ruolo di recettori nucleari VDR e RAR-alfa nell’emopoiesi normale e leucemica. Dal dicembre 2000 si è dedicato, poi, allo sviluppo della tecnologia dei DNA microarrays e agli aspetti bioinformatici per l’analisi funzionale dei dati. Tali studi sono stati applicati allo studio del controllo genetico dell’emopoiesi normale e leucemica. L’attività scientifica si può riassumere in 110 pubblicazioni su riviste internazionali citate nel SCI, 20 lavori su riviste internazionali non censite dal SCI, 12 capitoli di libri, più di 300 abtracs di congressi nazionali ed internazionali. Ha tenuto inoltre più di 220 conferenze, seminari e letture in Italia, negli Stati Uniti ed in Europa.