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Parmigiano, Rabboni: inizia la fase operativa – Commenti Cia e Confagricoltura


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“Si è chiusa la fase del confronto. Ora ci attendiamo i primi provvedimenti. L’incontro di oggi è stato positivo: il Ministro Zaia ha
confermato l’impegno del Governo ad accogliere alcune delle proposte avanzate dalla Regione Emilia-Romagna e ad attivarsi di conseguenza. E’ un risultato per noi importante.La Regione a sua volta farà la sua parte per dare il proprio contributo ala soluzione delle gravi difficoltà di un comparto così importante per l’economia e per
l’immagine dell’Emilia-Romagna nel mondo”.

Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha commentato
l’incontro con il Ministro delle Politiche agricole Luca Zaia sulla crisi del Parmigiano Reggiano, svoltosi oggi a Parma.
Durante la riunione, cui hanno partecipato anche il Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e i rappresentanti del
mondo produttivo e degli Enti locali, sono stati confermati i primi provvedimenti governativi già individuati nell’incontro di ieri a Roma tra
l’Assessore regionale e il Ministro.
Si tratta in particolare dell’inserimento del Parmigiano nelle aste di Agea destinate alle persone indigenti della Comunità europea, di un
“tavolo interprofessionale” con la Grande Distribuzione Organizzata sulle nvendite promozionali e di un Piano di promozione all’estero. A quest’ultimo contribuirà con proprie risorse anche la Regione Emilia-Romagna.
Ma le misure che saranno messe in campo dalla Regione non si fermano a questo.
“Stiamo valutando un provvedimento – ha spiegato Rabboni – per finanziare l’abbattimento dei tassi di interesse per linee di credito
agevolato a favore di aziende e di allevamenti e per sostenere con le risorse pubbliche del Piano di sviluppo rurale le aggregazioni
produttive e commerciali”.

Quando c’è dialogo tra le istituzioni nazionali e locali i risultati sono certamente positivi. E quando questo confronto -nel caso specifico tra il
ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia e l’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna Tiberio Rabboni- coinvolge
in maniera costruttiva anche le componenti sociali ed economiche, gli effetti che ne scaturiscono sono senza dubbio concreti.

Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta l’incontro a Parma sui problemi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, al quale ha partecipato Nazario Battelli, componente della Giunta nazionale.

Le misure annunciate (in particolare la promozione commerciale e il ritiro
delle produzioni eccedentarie), verso le quali c’è stato il fattivo contributo della Cia che fin dal primo momento ha avanzato proposte
mirate, rispondono alle esigenze attuali e permettono di guardare con una certa tranquillità al futuro. Adesso, però, vanno verificati i tempi e le modalità dei provvedimenti, proprio per cercare di superare una situazione
problematica che sta vivendo, in particolare, il “re dei formaggi”.
La stessa apertura di un Tavolo con la Grande distribuzione organizzata (Gdo) è un elemento importante che -rileva la Cia- non riguarda solo
l’emergenza, ma è un momento di opportuno confronto per l’intero sistema agroalimentare proiettato sempre più all’internazionalizzazione.

Un aspetto questo che la Cia ha sempre valorizzando nelle sue proposte tese
ad imprimere un forte impulso alla qualità del “made in Italy” nel mondo.

Insomma, dall’incontro di Parma è emerso un significativo spirito di coesione e la Cia ancora una volta intende fare sino in fondo la sua
parte per contribuire a risolvere le questioni sul tappeto e dare ad un settore importante, come quello del Parmigiano Reggiano, le opportune
certezze. Il tutto per delineare e costruire una moderna strategia produttiva e commerciale che si fondi in un rapporto di filiera più
stretto ed efficace e su azioni che abbattano i costi e promuovano in maniera adeguata un prodotto che oggi ci viene invidiato in tutto il
mondo.

Le richieste inoltrate da Confagricoltura Emilia-Romagna e dal mondo agricolo organizzato, sostenute ed esposte dal Presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano Giuseppe Alai, hanno trovato riscontro negli interventi di oggi, presso la sede di Parma del Consorzio, del ministro per le Politiche agricole Luca Zaia e dell’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni.
Mario Girolami, presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, esprime soddisfazione “per la tempistica con cui vengono date risposte concrete a sostegno del comparto produttivo del Parmigiano-Reggiano, che con l’attuale crisi congiunturale internazionale può degenerare portando alla chiusura di allevamenti e caseifici”.
Particolare importanza riveste la possibilità, annunciata dal ministro Zaia, di destinare ad impegni umanitari 100.000 forme di Parmigiano-Reggiano ed altrettante di Grana Padano, finalizzate a programmi alimentari a favore degli indigenti. Altro aspetto significativo riguarda la promozione del prodotto all’estero attraverso l’istituto BUONITALIA.
Per quanto riguarda i rapporti con la grande distribuzione organizzata e le problematiche relative all’Antitrust in tema di autoregolamentazione produttiva, Confagricoltura Emilia-Romagna, nel prendere atto dell’impegno del ministro, ritiene queste tematiche pregnanti per la tutela del settore. A tal fine l’organizzazione degli imprenditori agricoli si impegna ad un’azione di pressing “affinchè venga attivato un tavolo interprofessionale che veda coinvolti produttori, trasformatori e grande distribuzione organizzata, sotto l’egida del ministero dell’Agricoltura”.
Occorre inoltre che queste azioni vengano supportate a livello regionale – evidenzia Girolami – attraverso canali di finanziamento che privilegino progetti di filiera del Parmigiano-Reggiano rivolti all’export”.