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I marroni dell’Appennino modenese protagonisti delle sagre


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Non hanno ancora il riconoscimento Dop o Igp ma vengono coltivati senza sostanze chimiche, nè antiparassitari e sono ricchi di amidi, zuccheri e sali minerali. Sono i marroni dell’Appennino modenese rappresentati essenzialmente da quelli di Frignano e Zocca che vantano il marchio collettivo ‘Tradizioni e sapori di Modena’, realizzato dalla Camera di commercio di Modena.


Si tratta di un marchio assegnato a prodotti che, pur essendo caratteristici di un luogo ma ancora senza un riconoscimento ufficiale come il Dop, vengono realizzati secondo specifici disciplinari di produzione, e con un rigoroso sistema di controlli. Poi la qualità dei terreni dell’Appennino modenese fa il resto, esaltando le caratteristiche e i contenuti nutritivi dei frutti autunnali.
Ricchi di amidi e zuccheri complessi, i marroni di Zocca e Frignano sono adatti alle diete di giovani e sportivi, mentre l’abbondanza di sali minerali (come fosforo, magnesio e potassio) sono un sostegno al buon funzionamento dell’apparato cardiovascolare.

Moltissimi i modi per assaggiarli con ricette che spaziano dall’antipasto al dessert, e numerose le occasioni previste nella collina e montagna modenese, dove a ottobre ci saranno almeno sei sagre dedicate alle castagne.
In particolare il 19 ottobre a Fanano; il 19 e 26 a Zocca, a Roccamalatina e a Maserno di Montese; il 25 e 26 a Montecreto; il 18 e 19 ottobre a Rubbiano di Montefiorino per la festa dei castagnacci.