Una piccola città sotto la città, con una rete di collegamenti stradali e ciclopedonali sotterranei in grado di ricucire la città storica con le zone della riqualificazione a nord della Ferrovia, una riqualificazione dell’asse stradale della via Emilia che riconsegni la storica via alla vita della città, la dismissione della ferrovia e una reinterpretazione, come sequenza di spazi pubblici, dell’ex tracciato tra il Villaggio Artigiano con la Madonnina.
E ancora, la riprogettazione del quartiere di Modena Est partendo dalla valorizzazione dei suoi punti di forza, dal fiume alla presenza di qualificati servizi, al fronte-vetrina sulla via Emilia, o la realizzazione della città nuova a Modena Sud dei prossimi 50 anni secondo i criteri dell’armonicità e dell’integrazione.
Sono alcuni spunti dei progetti di ricerca portati avanti dal 2005 ad oggi dal Laboratorio della città del Comune di Modena con 7 università italiane, che saranno in mostra al Foro Boario dal 18 ottobre al 2 novembre, durante il Festival dell’Architettura.
L’esposizione prende il nome “Paesaggi di urbanità. Verso il progetto urbano per Modena” e rappresenta un vero e proprio atelier di progettazione. Nel dettaglio, l’Università di Bologna si è concentrata sulla riprogettazione della stazione ferroviaria, la Facoltà di Architettura di Cesena sull’area del Villaggio artigiano, Madonnina e cimitero di San Cataldo, l’Università Iuav di Venezia sulla zona di Modena Est, la Facoltà di Architettura di Firenze su via Emilia Ovest, quella di Parma su via Emilia Est, il Politecnico di Torino sul Sistema verde e parchi urbani, e l’Università di Genova sull’Espansione della città a Sud.
Le ricerche effettuate e le varie fasi di studio dei progetti in mostra, inoltre, saranno oggetto prossimamente di una specifica pubblicazione.