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Coop facchinaggio: Filt/Cgil sul Sindacato Confsal


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Ma le regole e le leggi, nel nostro paese esistono ancora?! Che la Confsal “Confederazione Generale dei Sindacati autonoma dei Lavoratori” fosse un sindacato che (pur senza rappresentanza sindacale nel settore trasporti e logistica) si permette di sottoscrivere contratti nazionali di lavoro in accordo con l’Unci (Unione nazionale cooperative italiane) dai contenuti economici e normativi ben al di sotto dei minimi salariali previsti nei contratti sottoscritti fra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali comparativamente più rappresentative come Filt Fit Uiltrasporti e Confidustria-Centrali Cooperative, lo sapevamo già.


Ma che arrivasse ad operare apertamente sul territorio come vero è proprio sindacato di comodo, a servizio delle imprese, non ce lo saremmo aspettati.
La legge 300, 20 maggio 1970, lo “Statuto dei diritti dei lavoratori”, nel prevedere la libertà sindacale e il pieno diritto dei lavoratori di aderire
al sindacato, vieta espressamente all’art.17 ai datori di lavoro e alle associazioni dei datori di lavoro di costituire o sostenere, con mezzi
finanziari o altrimenti, associazioni sindacali di lavoratori.
Come dobbiamo interpretare la locandina (in allegato), esposta nella sede della Cooperativa Caveo e del Consorzio Soluzioni Lavoro di via Bonacini a Modena, dove la Confsal appare unitamente al logo dell’Impresa?
La stessa impresa Caveo, nel mese di luglio, vistasi in difficoltà di fronte ad un gruppo di lavoratrici in sciopero spontaneo poiché rifiutavano l’applicazione del contratto Unci e la decurtazione salariale, ha promosso un’assemblea invitando la Confsal per spiegarne la bontà.
In quell’occasione l’assemblea non si tenne e grazie alla determinazione delle lavoratrici vennero mantenute le condizioni salariali migliorative previste dal contratto Fit Filt Uiltrasporti.

Se questo è poco per dimostrare che Confsal è un sindacato di comodo, ciò che è accaduto nei giorni scorsi in altre Cooperative di facchinaggio delle provincia, sicuramente ne è un ulteriore riprova.
La Confsal si è presentata all’assemblea dei lavoratori invitata dai responsabili dell’impresa e ha assistito – a suo dire a tutela dei lavoratori – alla sottoscrizione di contratti di assunzione che prevedono l’applicazione del contratto nazionale “Lavorazione Ausiliarie Unci-Confsal” con una tariffa oraria di € 6,87 lordi comprensivo dei ratei ferie, 13^ mensilità, ecc… e un periodo di prova di 30 giorni.
Peccato che gli stessi lavoratori, fino al giorno prima, percepivano una retribuzione lorda oraria di € 9,35, e lavorando nello stesso cantiere e nelle stesse mansioni avevano già superato il periodo di prova.
Siamo pertanto alla pretesa di applicare nel settore della logistica-facchinaggio un contratto nazionale dai contenuti economici e
normativi nettamente peggiorativi rispetto al contratto nazionale siglato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative quali Filt Fit Uiltrasprti, in netto contrasto anche con le più recenti normative che prevedono appunto l’applicazione di contratti con contenuti economici non inferiori a quelli sottoscritti tra Sindacati e parti datoriali maggiormente rappresentative sul piano nazionale.
In questa occasione purtroppo i lavoratori, in maggioranza stranieri, hanno sottoscritto accordi al ribasso e Confsal ha avuto buon gioco trovandosi di fronte alle fasce più deboli del mercato del lavoro.

(Maurizio Sernesi, segretario provinciale sindacato trasporti Filt/Cgil Modena)